Meno incidenti ma più vittime a Verona
La prima causa è l'uso del cellulare alla guida. Il sindaco: "Servono educazione stradale e più agenti".
Meno incidenti, nessuna vittima minorenne e solo un decesso durante la notte.
Meno incidenti ma più vittime a Verona
Inizia con i dati positivi il bilancio 2018 sugli incidenti stradali realizzato dalla Polizia municipale che ogni anno fotografa quanto avvenuto sul territorio comunale in tema di sinistri. L’anno scorso, si legge in un comunicato stampa, sono stati infatti 1.705 gli incidenti rilevati, a fronte dei 1.801 del 2017. Notevolmente diminuiti anche gli episodi di pirateria stradale, che hanno registrato il minimo storico degli ultimi 11 anni.
I dati negativi riguardano invece il numero delle vittime, aumentato rispetto all’anno precedente, 6 nel 2017, 10 nel 2018, e l’uso del cellulare come principale causa in assoluto degli incidenti, tanto che Comune e Polizia municipale sono pronti ad avviare un’importante campagna di sensibilizzazione per contrastare questo fenomeno.
Errore umano, come distrazione e velocità, sono quindi le due principali cause di incidenti, che smentiscono la pericolosità di particolari fenomeni meteorologici quali nebbia e neve. I dati registrano anche la diminuzione di sinistri sotto l’effetto di alcol e droga, mai così bassi come quest’anno.
Capitolo a parte per i pedoni. Che, se da un lato sono vittime di chi non rispetta l’obbligo di fermarsi davanti alle strisce pedonali (su 19 morti, 4 sono pedoni), dall’altro sono stati ben 30 i pedoni sanzionati perché attraversavano nel mezzo della strada.
Tra i dati più significativi: i sinistri causati da cittadini stranieri, che sono un numero elevato rispetto alla percentuale della popolazione (il 25 per cento del totale), e la concentrazione di incidenti a Verona sud, in prossimità del centro commerciale.
Il sindaco: "Servono più agenti"
Ad analizzare nel dettaglio i dati, col supporto di tabelle, grafici e piantine, è stato il comandante della Polizia municipale Luigi Altamura. Con lui, il sindaco Federico Sboarina, per il quale “rispetto agli anni passati, la situazione sulle strade è notevolmente migliorata, ma c’è ancora molto da fare. Il numero degli incidenti è ancora importante – ha detto il sindaco – ma va considerato anche l’esponenziale aumento di visitatori, e di conseguenza di traffico, che la nostra città ha registrato negli ultimi anni. Credo sia di fondamentale importanza continuare ad investire sull’educazione stradale nelle scuole, per formare giovani consapevoli e rispettosi delle regole quando saranno alla guida. Servono più agenti sulle strade, ne siamo consapevoli, e ci stiamo muovendo in questa direzione. L’auspicio è che il Governo ci venga incontro, già oggi, consentendoci nuove e immediate assunzioni che, in caso contrario, verranno effettuate comunque, solo con tempi più lunghi”.
“La tecnologia a disposizione degli agenti permette un’analisi precisa e puntuale della maggior parte dei sinistri – ha detto Altamura -. Le immagini delle telecamere posizionate nelle principali arterie cittadine, infatti, parlano chiaro: non si dica che corso Milano è pericoloso se ci sono automobilisti che percorrono le rotonde alla velocità di 80 o 100 chilometri all’ora o senza dare la precedenza. Resta fondamentale il contrasto all’utilizzo di cellulari mentre si guida inconsapevoli delle conseguenze che può avere per se stessi e per gli altri”.
I numeri nel dettaglio
Nel 2018 sono stati 1.705 incidenti stradali rilevati, 473 senza alcun ferito e 1.232 tra più e meno gravi, compresi 10 mortali.
Se si registra una timida diminuzione del numero dei rilievi rispetto ai 1.801 incidenti del 2017, è in aumento invece il numero di vittime, passato dalle sei del 2017 a 10.
Si tratta di quattro pedoni, un motociclista, due scooteristi, due ciclisti ed il conducente di un furgone, di età variabile e distribuita tra i 28 anni del più giovane e 85 della più anziana.
I feriti sono stati 1.590, 43 dei quali particolarmente gravi ed in diminuzione rispetto all'anno precedente quando le prognosi riservate sono state 55.
Le comunicazioni di reato trasmesse all'Autorità Giudiziaria dal Nucleo Infortunistica Stradale nel contesto degli obblighi derivanti dalle previsioni degli articoli 589 bis e 590 bis del codice penale introdotti dalla legge 41 sull'omicidio stradale sono state 62, in diminuzione rispetto alle 75 del 2017.
Al pari dello scorso anno, solo un decesso è avvenuto in ore notturne, tra venerdì e sabato, mentre tutti gli altri si sono registrati in pieno giorno.
Un'analisi sulle condizioni meteo conferma che nessun grave incidente è avvenuto in situazioni avverse quali ghiaccio, neve e nebbia: su 51 sinistri tra mortali e gravissimi la maggior parte si è verificata con tempo sereno, alcuni con nuvole ed uno solo con pioggia in atto.
L'automobile resta il veicolo che più spesso rimane coinvolto negli incidenti stradali (65%) e che fornisce anche una maggior protezione per gli occupanti: a fronte di 3.006 persone coinvolte solo un automobilista è deceduto mentre sei sono state le vittime tra pedoni e ciclisti, che però sono stati solo 397.
Lo scontro fronto-laterale si conferma l’incidente più frequente (32%); seguono gli incidenti dei veicoli contro un ostacolo fisso (17%), lo scontro laterale (15%) e i tamponamenti (12%), in una distribuzione leggermente variata rispetto allo scorso anno, quando erano state più numerose le uscite di strada autonome.
Le grandi arterie cittadine restano i luoghi dove si verifica il maggior numero di incidenti, con corso Milano, via Unità d’Italia e viale Galliano tra le più esposte, rispettivamente con 52, 40 e 29 sinistri rilevati. In aumento gli incidenti registrati in corso Milano, oggetto nel 2017 di una forte campagna di prevenzione e controllo, e viale Galliano.
Per quanto riguarda le intersezioni invece, il numero più elevato di incidenti stradali si è verificato nuovamente in via Morgagni/via Torricelli, con un caso in più rispetto al 2017.
La violazione delle norme della circolazione si conferma avere un ruolo importante sulla dinamica del sinistro: sono state 1.773 (a fronte di 1.994 del 2017) le violazioni accertate negli incidenti, anche se il dato è destinato ad aumentare poiché vi sono ancora numerosi fascicoli aperti.
La violazione più frequente si conferma l'incapacità di mantenere il controllo del veicolo e la velocità non adeguata alla strada o alle condizioni del carico, del traffico e del meteo: accertata 392 le sanzioni, alle quali seguono il mancato rispetto delle norme sulla precedenza agli incroci con 127 casi. Raggruppando però tutte le principali sfumature che può assumere il concetto di precedenza (segnali, precedenza a destra durante svolte, manovre, spostamenti sulla carreggiata, immissioni da luoghi privati e precedenza ai pedoni) sono state 591 le violazioni accertate, in aumento rispetto allo scorso anno ed a fronte della riduzione del numero dei sinistri.
Sono ulteriormente diminuiti gli episodi di pirateria stradale rilevati e passati che, a quota 32, rappresentano il minimo storico degli ultimi 11 anni.
Sostanzialmente stabile invece il numero di conducenti risultati alla guida in stato di alterazione da alcol (101) o sostanze psicoattive (52), in linea con una diminuzione generale dei casi individuati dalle pattuglie anche durante i controlli sulla strada dalle pattuglie in servizio.
L'accertamento delle condizioni psicofisiche dei conducenti coinvolti in incidente stradale è avvenuto sia sul luogo del sinistro, utilizzando precursori ed etilometri, sia inviando la richiesta agli ospedali cittadini dove i feriti erano stati nel frattempo trasportati dai soccorritori: delle 549 richieste trasmesse nell'ambio del Protocollo RASU tra Azienda Ospedaliera e Polizia municipale, 141 sono stati i conducenti poi sanzionati. 45 erano positivi all'alcol, 52 a droghe e/o farmaci e 17 ad entrambi.
A seguito di incidente stradale sono state ritirate 173 patenti e 200 sono state le segnalazioni alla Prefettura per l'adozione di provvedimenti di sospensione a seguito di violazioni alle norme di comportamento.
All'illustrazione del bilancio ha presenziato anche il nuovo responsabile del Nucleo infortunsitica stradale Michele Nespoli.