Il ministro Fontana inaugura la mostra di artisti disabili "Piedi nella terra, mani nel colore"
I circa 60 quadri sono stati realizzati da una trentina di persone che frequentano i Centri Diurni Primavera e Ca’ Vignal.
E’ stato il ministro per la famiglie e le disabilità Lorenzo Fontana a inaugurare questa mattina la mostra di artisti disabili «Piedi nella terra Mani nel colore».
Circa 60 quadri realizzati da una trentina di persone
La rassegna di circa 60 quadri realizzati da una trentina di persone disabili che frequentano i Centri Diurni Primavera e Ca’ Vignal, gestiti dalla Cooperativa Sociale Cercate in convenzione con l’Azienda USL 9, è allestita in Sala Birolli, in via Macello 17, e resterà aperta fino al 20 febbraio.
"Quelli che hanno realizzato questa mostra sono eroi silenziosi"
«Le cose belle come questa mostra – ha detto il ministro Fontana – non fanno notizia come quelle che mettono ansia e paura. Penso ai ragazzi che hanno realizzato questi dipinti, alle loro famiglie, eroi silenziosi, e alle associazioni che se ne prendono cura. Le associazioni sui territori sono un valore che non va dato per scontato ma devono essere
sostenute e valorizzate come esempio positivo». Presenti all’inaugurazione anche Giuliano Occhipinti, presidente della 1° Circoscrizione Centro Storico che ha organizzato la mostra, Fausto Mazzi, presidente della Cooperativa Sociale Cercate che ha ringraziato Enti, Associazioni e privati che a vario titolo hanno collaborato e sostenuto il progetto, familiari degli artisti e le responsabili dei due Centri diurni oltre a cittadini veronesi interessati alla mostra.
Pittura come mezzo di comunicazione ed espressione
Gli ospiti dei Centri diurni Primavera e Ca’ Vignal hanno collaborato per realizzare una comune progettualità attraverso lo strumento della pittura che rappresenta un mezzo di comunicazione ed espressione. Si è lasciato molto spazio alla libertà: davanti alla tela ogni artista ha potuto esprimersi raccontando la propria visione del mondo, scegliendo colori, tecniche e soggetti. Oltre a ciò, si è costruito un percorso lavorando sull’albero che simbolicamente rappresenta da un lato la connessione tra il cielo e la terra e dall’altra il processo di crescita ed evoluzione personale che caratterizza l’essere umano.