Il flash mob per i dipendenti di Povegliano
L'opposizione politica ha manifestato pubblicamente il proprio dissenso verso questa amministrazione e la solidarietà verso i dipendenti che hanno chiesto la mobilità.
Il flash mob per i dipendenti di Povegliano. L'opposizione politica ha manifestato pubblicamente il proprio dissenso verso questa amministrazione e la solidarietà verso i dipendenti che hanno chiesto la mobilità.
Il flash mob
"Tutti i dipendenti, eccetto uno, hanno depositato richiesta di mobilità. Altri se ne sono già andati". Inizia così il comunicato letto davanti a un corteo di gente formatosi davanti al Comune durante il flah mob organizzato dall'opposizione di Povegliano Veronese oggi, sabato 16 febbraio 2019.
La revoca a Biasi
Nel comunicato di solidarietà e protesta, l'opposizone politica ha ricordato ancora una volta la revoca di parte delle deleghe al vicesindaco, tra le quali quella al bilancio.
"Il paese è in completo abbandono dal giugno 2016 - hanno rimarcato i consiglieri di opposizione questa mattina -. Servizi chiusi, paese e strade sporche, nessun lavoro avviato, nessun contributo ottenuto".
"Buzzi è solo"
"Ora Buzzi è da solo, abbandonato dai suoi amministratori e dai dipendenti, compia un unico atto di responsabilità, ma lo faccia subito, per non creare altri danni, irreparabili - ha affermato Valentina Zuccher -. Nel frattempo la biblioteca è ancora chiusa, la scuola materna è distrutta, la messa in sicurezza degli alunni è assente, i contributi alle associazioni e alle persone sono inesistenti, le opere non sono iniziate e nemmeno programmate".
La revoca a Biasi
"L'incapacità dimostrata nel gestire il bilancio pubblico è sotto gli occhi di tutti, tanto che hanno bloccato completamente il Comune - ha affermato Matteo Tinazzi -. E ora, accortosi, viene revocata la delega a Biasi. Stanno aspettando la decisione della Corte dei Conti, se non avessero avanzato richieste sbagliate, con enorme dalla del Comune, ora non saremo di certo in queste condizioni".
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Opportunità perse
"Amministratori da sempre assenti e non certo in grado di amministrare - ha commentato Anna Maria Bigon -. Stanno distruggendo una comunità per la quale, negli anni precedenti, si era lavorato tanto e sul serio, senza odio e rancore affrontando problemi giornalieri. come quando, da un momento all'altro, lo Stato ha eliminato il contributo annuale di 400 mila euro alle servitù. Nulla la situazione attuale a confronto. In Comune se si perde un giorno, equivale a un mese, un anno. Loro hanno perso tutte le opportunità".
La solidarietà
"L'opposizione esprime solidarietà ai dipendenti che si trovano a lavorare in un clima non sereno e senza alcuno degli amministratori che si prenda la responsabilità delle decisioni e delle direttive da dare - ha concluso Claudio Lunardi -. Gli uffici sono allo sbando. Il sindaco, davanti a questa situazione, prenda l'unica decisione razionale di dimettersi. Ricordo infine che il sindaco e questa amministrazione hanno sempre rifiutato qualsiasi confronto costruttivo che le minoranze si sono sempre offerte di fare".