Circolo Noi Povegliano, c'è un nuovo direttivo

Eletto anche il presidente: sarà Emanuele Scarsi, già fondatore del Ludus Gate.

Circolo Noi Povegliano, c'è un nuovo direttivo
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Circolo Noi Povegliano, c'è un nuovo direttivo. Eletto anche il presidente: sarà Emanuele Scarsi, già fondatore del Ludus Gate.

Circolo Noi Povegliano, c'è un nuovo direttivo

Il Noi di Povegliano riparte e guarda al futuro. L’associazione più grande di Povegliano l’anno ha chiuso il 2018 con oltre 730 adesioni, di cui i due terzi sono rappresentati da bambini e ragazzi (la tessera Noi fornisce, tra le altre cose, anche la copertura assicurativa per tutte le attività svolte con la parrocchia). Aperto col nuovo anno il tesseramento 2019, dopo quattro anni dall’ultima volta si sono rinnovate, nel mese di gennaio, anche le cariche sociali, con l’elezione del direttivo che ha poi scelto al suo interno il presidente. La carica sarà appannaggio per il prossimo quadriennio di Emanuele Scarsi, quarantenne poveglianese già presente nella precedente consiliatura come tesoriere e da sempre responsabile (nonché fondatore) all’interno del Noi del gruppo ludico Ludus Gate, gli appassionati di giochi in scatola che proprio nella sede del circolo si ritrovano insieme ogni mercoledì sera.

Cosa è il Noi?

Ma cos’è il Noi? L’organizzazione, che una volta aveva il nome di Anspi, Associazione nazionale San Paolo Italia, è iscritta al registro nazionale delle associazioni di promozione sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Opera a servizio delle parrocchie nello svolgimento delle attività classiche dell’oratorio e a Povegliano è presente sin dal lontano 1985 in una ampia struttura situata proprio nel centro del paese, nella piazza di fianco alla chiesa.

Le prime dichiarazioni di Scarsi

Il neo presidente Scarsi, a destra, con il presidente della Pro loco Riccardo Cordioli

Una lunga tradizione e una presenza costante che però deve fare i conti con sfide crescenti, come commenta il neo-presidente Scarsi: «In questi anni di profondo cambiamento nella nostra società anche gli oratori devono cambiare pelle. Il Noi deve cogliere l’opportunità per rinnovarsi e mantenersi attrattivo soprattutto nei riguardi delle ultime generazioni. Il mio obiettivo è dare vita ad un posto dove i giovani possano ritrovarsi in un luogo accogliente, riscoprendo il valore fondamentale dello stare in compagnia degli amici e, perché no, delle proprie famiglie. Serve mantenere le tradizione certo, ma servono anche modalità nuove, diciamo che mi piace pensare ad un Noi 2.0». E l’inizio è stato sicuramente di quelli che fanno ben sperare con l’iniziativa di successo fatta domenica 3 febbraio (di cui parliamo nell’articolo di seguito): «Vogliamo assolutamente continuare a collaborare con le altre associazioni - rimarca un soddisfatto Scarsi - In paese ci possono essere tante piccole rotelle che girano ma se non si toccano l’una con l’altra, l’ingranaggio più grande non parte. Bisogna lavorare insieme. Chiederò consigli a chi mi ha preceduto e voglio ringraziare il parroco don Daniele per la fiducia. Ora abbiamo bisogno di persone che si mettano in gioco: per collaborare si può visitare la nostra pagina Facebook o passare il mercoledì sera, noi vi aspettiamo».

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