Sindrome delle apnee ostruttive del sonno ambulatorio a San Bonifacio

All'ospedale Fracastoro c'è uno speciale servizio gestito dalla dottoressa Barbara Mattellini.

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno ambulatorio a San Bonifacio
Pubblicato:
Aggiornato:

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno ambulatorio a San Bonifacio. All'ospedale Fracastoro c'è uno speciale servizio gestito dalla dottoressa Barbara Mattellini.

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno ambulatorio a San Bonifacio

La sigla è Osas e indica le apnee notturne (sindrome delle apnee ostruttive del sonno) che, se non diagnosticate e trattate precocemente, possono causare diverse patologie, anche nei bambini quando dormendo finiscono in apnea. Le apnee notturne, cioè i disturbi della respirazione rappresentano una patologia non indifferente, ma misconosciuta dalla popolazione: se non diagnosticate e trattate precocemente sono causa di diverse patologie, cardiovascolare, metabolica e neuropsichiatriche nel bambino. All'ospedale Fracastoro di San Bonifacio c'è uno speciale ambulatorio, gestito dalla dottoressa Barbara Mattellini, per chi soffre di disturbi del sonno, fino a programmare interventi chirurgici mirati.

L'ambulatorio

L'attività si svolge all'interno della Chirurgia diretta dal dottor Amedeo Elio con la supervisione del dottor Francesco Fiorino, direttore di Uoc Orl di Legnago e Villafranca. L'ambulatorio è attivo il giovedì dalle 15.30 alle 20. I pazienti vi afferiscono con impegnativa del medico curante, dello specialista Orl, degli pneumologi e della Commissione Patenti (secondo la legge europea del febbraio 2016, i pazienti affetti da Osas non trattato vanno incontro a sospensione della patente). Come si svolge la diagnosi lo spiega la stessa Mattellini: «I pazienti vengono sottoposti a questionari validati per la sonnolenza diurna e viene effettuata un'indagine endoscopica approfondita del cavo orale e delle prime vie aeree.» «Insieme al direttore della Radiologia, la dr.ssa Francesca Fomasa», aggiunge, «abbiamo messo a punto uno studio con particolari scansioni per questi pazienti e insieme valutiamo le immagini Tac comparandole con le immagini endoscopiche. Al termine delle indagini il paziente torma in ambulatorio Orl e, in base ai risultati ottenuti dalla polisonnografia, è inviato allo pneumologo, al maxillo facciale, oppure gli viene programmato un intervento chirurgico Orl».

Già 300 pazienti

Tutti i pazienti sono inseriti in un database. Sono già stati esaminati 300 pazienti di cui 140 bambini. Attiva e costante è la collaborazione anche con la Pediatria diretta dal dr. Mauro Cinquetti, dove vengono ricoverati i pazienti che vengono operati. Spiega Mattellini: «Attualmente ci vengono inviati anche pazienti dalle province limitrofe che necessitano d'inquadramento Orl della problematica della sindrome delle apnee ostruttive del sonno».

Commenti
Cristoforetti livio

Penso di essere un paziente in stato avanzato ma non lo ammetto, cosa bisogna fare per una diagnosi?

Seguici sui nostri canali