Questione Centri commerciali, l’apertura del Governo VIDEO
On. Dara: "Questa proposta non è la Bibbia... ascolteremo tutti!".
Questione Centri commerciali, l’apertura del Governo. On. Dara: "Questa proposta non è la Bibbia... ascolteremo tutti!".
Questione Centri commerciali, l’apertura del Governo
Spazio al dialogo e al confronto nel corso del convegno organizzato dal nostro gruppo editoriale sul tema dei centri commerciali e delle chiusure domenicali lo scorso 10 maggio.
Apertura del Governo
Si prevede la chiusura degli esercizi commerciali nelle 12 festività nazionali, di cui 4 derogabili su scelta delle Regioni, inoltre su 52 domeniche annuali, 26 potranno rimanere aperte su tutto il territorio nazionale, con deroga a tutti i centri storici e ai negozi di vicinato, mentre nei Comuni fino a 10.000 abitanti saranno aperte le attività fino a 150 mq. Nei Comuni con più di 10.000 abitanti il limite sale a 250 mq. Al convegno organizzato dal nostro gruppo editoriale Netweek, il relatore del provvedimento in Commissione Attività Produttive della Camera, il deputato della Lega Andrea Dara, ha spiegato le ragioni del disegno di legge: «Abbiamo cercato di fare una sintesi di sette proposte portate avanti da diversi gruppi politici dopo aver sentito tutti i portatori di interesse del settore. Le motivazioni che ci hanno spinto a rivedere il tutto è, da una parte, l’esigenza, del Movimento 5 Stelle, di dare la possibilità di passare la domenica in famiglia ai dipendenti dei centri commerciali, dall’altra il tentativo, suggerito dalla Lega, di fermare la desertificazione dei centri storici e dei piccoli Comuni, che hanno visto la chiusura di tanti piccoli esercizi commerciali schiacciati dalla concorrenza dei centri commerciali. Ne è seguita una significativa perdita di posti di lavoro che non sono stati riassorbiti dalla grande distribuzione organizzata». Ma i lavori sono ancora in corso: «La nostra sintesi non è la Bibbia – ha aggiunto Dara – Abbiamo in corso audizioni fino alla fine di giugno…».
Ospiti presenti
Di attenzione al territorio e alle esigenze dei consumatori ha parlato Maurizio Comi di Conad, mentre Andrea Caramelli di Mondovicino Outlet (Cn) ha chiesto che se il commercio funziona non venga limitato, poiché per gli outlet la domenica è il principale giorno di attività. Regole uguali per tutti, per evitare casi di concorrenza sleale, hanno invocato Ben Chiurlo, del centro commerciale Globo di Busnago (Mb), e Giorgio Dal Betto di Arcove, mentre sulla necessità di certezze per poter investire si è soffermato Renato Isetti di Bennet. Roberto Bonati del Gruppo Outlet Retailers ha spiegato che molti dipendenti scelgono di lavorare la domenica e che le città dovrebbero imparare dai centri commerciali per rianimare i centri storici. Federico Rossetto di Rossetto Trade ha richiamato l’attenzione sul cittadino, che vuole fare la spesa anche la domenica, ma ha pure ammesso la necessità di rispettare almeno le feste nazionali. Per Renato Cavalli, consulente tecnico di Anci, non è corretto associare direttamente la desertificazione dei centri storici con il proliferare dei centri commerciali, e suggerisce di prestare più attenzione al rispetto delle norme sul lavoro festivo. Una nota polemica contro il mondo cattolico, che chiede il rispetto del giorno festivo, è stata sollevata da Walter Monzani, di Mercurio Spa. Delucidazioni sulle deroghe che riguardano le zone turistiche sono state chieste da Siria Fedriguccidell’Associazione commercianti di Livigno. Sulla libertà dell’imprenditore, che dipende dalla domanda dei clienti, ha puntato l’attenzione Roberto Speri, dei centri commerciali Due Torri di Stezzano (Bg) e Corte Lombarda di Bellinzago (Mi). Infine Lino Iemi di Policentro, tra i padri dei shopping center in Italia, ha sottolineato la funzione aggregativa dei centri commerciali, chiedendo di lasciare la libertà ai cittadini di decidere quando lavorare.
Molti ancora erano gli operatori presenti che hanno confermato le posizioni espresse dai colleghi: Luigi Maurizio Villa di Mondovicino Outlet e Gigi Gelmetti di Consedil, Diego Torri del centro commerciale Globo di Busnago (Mb), Paolo Colombo di Movie Planet, Paolo Gregoul di DropNet, Oreste Panzeri di Conad, Alessandro Pizzen di Iperal, Teresa Summontedel Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, Sergio Longoni di DF Sport Specialist, Filippo Lazzarin del centro commerciale Piazzagrande di Piove di Sacco (Pd), Fabrizio Da Rin di Eurocommercial Properties, Carlo Maffioli di Promos Srl, Marzia Sansonetti di Giambelli Spa, Tommaso Banfi del centro commerciale Settimo (Mi), Marco Magistretti di Confcommercio Lecco, Paola Nicolai di Nic Comunicazione, Giuseppe Pinca di Ece Italia, Marco Cingottini del centro commerciale La Grande Mela di Sona (Vr), Ilic Ravagnani del centro commerciale Carosello di Carugate (Mi), Silvio Morsellino del centro commerciale Mirabello di Cantù (Co), Giovanni Frattini del centro commerciale Le Cupole di San Giuliano Milanese (Mi), Piero Bernardi del centro commerciale Le Piramidi di Torri di Quartesolo (Vi).