Via all'Amministrazione occhiali ma è polemica sulla composizione della Giunta
La minoranza solleva il problema quote rosa.
Via all'Amministrazione occhiali ma è polemica sulla composizione della Giunta.
Il sindaco presenta la sua squadra
Consiglio comunale di insediamento, giovedì sera, per la nuova Amministrazione guidata dal neo sindaco Enrico Occhiali. Il primo cittadino ha, in questa occasione, presentata la sua giunta distribuendo deleghe anche tra i consiglieri comunali. Davide Ricoldi è stato nominato vicesindaco e si occuperà anche di bilancio e tributi. In Giunta entra anche Alessandro Coltro come assessore ai lavori pubblici, alle manutenzioni ed ai servizi cimiteriali. Anche i consiglieri comunali saranno impegnati in diversi ambiti. A Valeria Calearo è stata affidata la delega ai servizi sociali, allo sport e tempo libero; Elena Moratelli si occuperà di scuola e cultura; Andrea Marini è stato delegato ad agricoltura, commercio ed attività ricreative mentre Andrea Ghirigato si occuperà delle attività ricreative.
Tumicelli al posto di Delli Priscoli
Novità anche tra le file della minoranza dove il candidato sindaco Antonio Bottazzi perde Ferruccio Delli Priscoli , che ha rinunciato al suo incarico. A sostituirlo in Consiglio Comunale entra Giovani Tumicelli la cui surroga è stata ufficializzata nel corso del dibattimento.
Giunta tutta al maschile: Bottazzi minaccia di rivolgersi al Prefetto
A rovinare un po’ il clima di festa ci ha pensato l’intervento di Bottazzi che ha rivelato come nella nuova Giunta non sia rispettata la parità tra i sessi sancita per legge. «Come leggo dagli atti - sottolinea - vedo che le due donne elette nella vostra lista non hanno accettato l’incarico in qualità di assessori, ma la legge imporrebbe la loro presenza, la legge parla chiaro. Mi riservo di valutare il fatto e se sia il caso di segnalare la situazione al Prefetto, nostro immediato superiore».
La replica del sindaco Occhiali
«Le nostre consigliere - ha risposto Occhiali - hanno prodotto delle giustificazioni valide alla loro rinuncia. Abbiamo chiesto anche alle altre donne in lista ma non hanno accettato. Più di così non possiamo fare, non possiamo imporre di fare l’assessore alla prima persona che capita».