Arrestati per furto danni per quasi 2mila euro a Gardaland

Sono stati notati nella zona “Mammut” mentre osservavano la coda e il deposito zaini.

Arrestati per furto danni per quasi 2mila euro a Gardaland
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Arrestati per furto danni per quasi 2mila euro a Gardaland.

Arrestati per furto danni per quasi 2mila euro

I Carabinieri della Stazione di Peschiera del Garda hanno tratto in arresto A. Y., classe’93 e E. A. C., classe’88, entrambi cittadini marocchini, residenti a Milano e gravati da precedenti di polizia per furto aggravato continuato in concorso. Il giorno 18 Agosto 2019, alle ore 13.00 circa, personale addetto alla sicurezza del parco divertimenti “Gardaland” di Castelnuovo del Garda ha richiesto l’intervento da parte dei Carabinieri in quanto erano appena stati fermati due ragazzi magrebini, resisi responsabili in concorso tra loro di vari furti di zanini all’interno del parco divertimenti. Alle ore 13.30 circa successive, una pattuglia della Stazione CC di Peschiera del Garda si è portata in detto luogo e, ivi giunta, ha preso contatti con gli addetti alla sicurezza e le vittime dei furti, sentendoli in merito a quanto accaduto in modo da ricostruire, anche mediante l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza, la dinamica degli eventi.

Notati due ragazzi con fare sospetto

Nello specifico, il personale addetto alla vigilanza ha notato due ragazzi vicini al deposito zaini presente presso l’attrazione zona “Mammut”, successivamente identificati in A. Y. e E. A. C., che si guardavano intorno con aria sospetta e, anziché guardare l’attrazione, continuavano a fissare sia le persone in coda che l’area deposito non custodita degli zainetti. Ritenuto tale comportamento sospetto, gli addetti si sono posti in zona defilata, nascondendosi dietro un cartellone pubblicitario, e li hanno osservati a breve distanza. I sospetti si sono rivelati fondati poiché i due, dopo pochi minuti, si sono avvicinati all’area deposito bagagli e, dopo essersi accertati che le persone in coda si fossero incamminate nella passerella dell’attrazione, hanno prelevato uno zaino e hanno provato ad allontanarsi ma sono stati bloccati dal personale addetto alla vigilanza che poi ha allertato i Carabinieri. Una volta consegnati ai militari dell’Arma, i malfattori sono stati sottoposti ad accurata perquisizione personale, all’esito della quale sono stati trovati in possesso di ulteriori oggetti precedentemente denunciati dai proprietari come “smarriti” all’info-point del parco divertimenti. A quel punto, visionando le telecamere di sorveglianza, si è appurato che i due, oltre al furto dello zaino predetto, avevano già effettuato in cooperazione altri furti analoghi presso vari depositi bagagli di diverse attrazioni. A quel punto, resesi conto del furto patito, le vittime hanno formalizzato la relativa denuncia ai Carabinieri e tutta la merce (del valore complessivo pari a circa € 1670,00) è stata loro restituita, a parte la sola sim di un cellulare, in quanto il Y., dopo averla rimossa da un cellulare, la ha gettata nelle aiuole con il chiaro intento di eludere eventuali localizzazioni.

Numerosi i precedenti

Da un accertamento effettuato presso la banca dati SDI sono emersi a carico di entrambi molteplici pregiudizi di polizia e, in particolare, a carico di A. Y. gravano precedenti per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e alcoliche, violazioni in materia di sostanze stupefacenti e una denuncia per guida senza patente. A carico di E .A. C., invece, risultano molteplici precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di armi. Ciò posto, atteso lo stato di flagranza del delitto, i gravi indizi di colpevolezza, le molteplici testimonianze raccolte e le denunce di furto formalizzate nonché l’aver agito tutti e due in concorso tra loro, asportando 3 zaini, i Carabinieri hanno provveduto all’arresto dei malfattori in flagranza del reato di furto aggravato continuato in concorso. Gli arrestati, dopo una notte trascorsa all’interno delle camere di sicurezza della Compagnia di Peschiera del Garda, sono stati giudicati presso il Tribunale di Verona con rito direttissimo, all’esito del quale per A. Y. è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria mentre per E .A. C. la misura cautelare della custodia in carcere.

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