Caso multe: «L’Amministrazione tace e non fa nulla»

Michele Adami, dopo aver espresso tutta la sua rabbia contro gli ausiliari della sosta accusati di un eccesso di fiscalità, aveva chiesto un incontro con il Comune ma non ha ancora ricevuto risposta

Caso multe: «L’Amministrazione tace e non fa nulla»
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Michele Adami, dopo aver espresso tutta la sua rabbia contro gli ausiliari della sosta accusati di un eccesso di fiscalità, aveva chiesto un incontro con il Comune ma non ha ancora ricevuto risposta

Rabbia, sgomento, incredulità, sfiducia. Michele Adami, proprietario dell’agenzia «Dimensione 23» di via Nino Bixio non sa più cosa pensare. Tutto era nato nella mattinata soleggiata di mercoledì 12 aprile; giorno di mercato, auto parcheggiata fuori l’attività con tanto di disco orario impostato su dieci minuti alle dieci, ma nonostante ciò la sorpresa. La multa. Motivo? Gli accertatori della sosta, come aveva già raccontato, gli avevano detto che indicava le dieci. Colto dalla rabbia, Michele Adami aveva voluto sfogare la collera attraverso il nostro giornale. Non voleva che gli venisse cancellata la sanzione, assolutamente no, ma un semplice colloquio con l’Amministrazione, con la possibilità di avere un confronto per trovare quanto meno una soluzione al problema della sosta.

«In data 18 aprile - spiega Michele Adami - quindi poco dopo che l’assessore Riccardo Maraia aveva risposto attraverso VillafrancaWeek alla mia richiesta dicendo che era disponibile per un colloquio, ho scritto una mail allo stesso assessore, al sindaco Faccioli e a una mail messa a disposizione per le segnalazioni, mail che trovato sul sito internet del Comune, chiedendo urgentemente un incontro in merito ai fatti accaduti. In questa mail ho riportato tutto quanto era successo, dicendo tutta la verità, esternando tutta la mia rabbia contro questo “abuso di potere”. Ho inoltre detto loro che ho anche contatto a Le Iene e Striscia la notizia. Da parte mia era anche una provocazione, per vedere se da parte loro c’era effettivamente la voglia di un confronto. Ma ad oggi nessuna risposta».

«Cosa capisco dunque da questa mancanza di risposta? Capisco che da parte loro non c’è nessuna voglia di un confronto - continua Michele Adami - e non si possono nemmeno attaccare al fatto che non hanno tempo, basta dunque trovarlo come lo posso trovare io. Per essere chiari, il confronto va al di là della multa; l’Amministrazione sa quale è il problema, chiedo dunque una possibile soluzione. Ho proposto anche delle soluzioni l’ultima volta, ma così non è fattibile andare avanti. Ed il problema non riguarda solo noi negozianti o commercianti. Mi viene dunque da pensare che l’Amministrazione non abbia soluzioni e non ha risposte da fornirmi. Parlando e discutendo inoltre in paese con altre persone è emersa anche un’altra riflessione: se davanti ad una piccola promessa fatta in modo pubblico, con tanto di dichiarazioni sul giornale, come possono riuscire a mantenere promesse ben più grandi che magari vengono fatte in campagna elettorale? La paura e la rabbia è soprattutto per le mani in cui siamo ed in cui ci affideremo nel prossimo futuro».

«Per quanto riguarda la multa, mi era stato detto di far ricorso - ricorda - ma io l’ho pagata, anche perchè mi è co- stato di meno, stando in silenzio. Ho pagato, gli accertatori potevano avere più elasticità, ma in questo caso ero tranquillissimo. E’ brutto rimanere in silenzio». Adami aveva anche detto di chiudere l’attività; promessa mantenuta. «E’ una scelta che porteremo avanti - dice - non è una cosa che ha un tempo; la mia intenzione inoltre è quella di costituire una associazione di negozianti per arrivare a capire fino a che punto è il problema. So che lo è per tanti, e altri punti vendita sono anch’essi pronti a chiudere il mercoledì mattina. Tenere aperta l’attività con il rischio di non incassare perchè il periodo è difficile ed in più perderci ulteriormente per colpa di una multa a questo punto chiudo e così risolvo anche il problema. Ho anche pensato di trasferire l’attività altrove, però sarebbe come mollare la presa; sono dieci anni che siamo qui».

«Nonostante questo - conclude Michele Adami - rinnovo la mia richiesta pubblicamente nell’avere un incontro con l’Amministrazione comunale, che sia l’assessore, o il sindaco, che sia un’altra persona che voglia e possa avere un incontro. Loro hanno i miei contatti, aspetto dunque un appuntamento».

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