La scelta di Sofia che distrugge i pregiudizi
La giovane di Povegliano da circa tre mesi vive una bellissima storia con Luca, che lo scorso anno ha avuto un grave incidente in moto

La giovane di Povegliano da circa tre mesi vive una bellissima storia con Luca, che lo scorso anno ha avuto un grave incidente in moto
«La mia non è stata una “scelta”. Io non ho “scelto” Luca. Se ti innamori di una persona non ti interessa tutto il resto. Quando vedo lui non vedo la carrozzina, non vedo tutti i problemi che ha. Vedo lui e basta». Il carattere a Sofia Parise, poveglianese classe 1991, non manca. E non le manca la determinazione per difendere con le unghie e con i denti la storia nata da qualche mese con Luca Olivieri, giovane di Montorio che il primo marzo del 2016 è stato travolto ad un incrocio da un’auto che non aveva rispettato la precedenza. Il verdetto dei medici è stato «tetraplegia», che per molti equivale alla fine di tutto, mentre per alcuni, dotati di grande forza interiore, vuol dire, semplicemente, una vita diversa, nuova.
Il 22 marzo viene trasferito al centro specialistico di Negrar e a metà settembre nel suo reparto arriva Sofia, infermiera che viene da Gastroenterologia. «Era fantastica. Ho subito iniziato a “puntarla” e l’ho cercata su Facebook. Poi un giorno ci siamo fermati a parlare. Ho iniziato a scriverle, ci vedevamo per un caffè sempre più spesso» racconta Luca. Sofia però in quel momento si trova nel pieno della crisi della sua storia con il ragazzo con cui sta da 8 anni: «Ero concentrata solo sul reparto, volevo dimostrare le mie qualità e non vedevo altro che il lavoro. Quando Luca mi ha chiesto l’amicizia non sapevo chi fosse. Ha iniziato a scrivermi, ero a disagio perché non sapevo come comportarmi. Poi un pomeriggio ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a conoscerci» racconta.
Luca inizia così una «spudorata» azione di corteggiamento: «Ho pensato molto a cosa fare, non sapevo come la potesse prendere; sono cosciente della mia situazione, non sono un ingenuo. C’è chi è disposto ad accettarla, ma moltissimi no. In realtà non ci speravo e cercavo di starle vicino come amico» prosegue il giovane mentre i suoi occhi cercano e trovano quelli di Sofia: «Non riuscivo più a stargli lontana, all’idea di non vederlo ero in crisi e in cuor mio avevo già capito». Il fatidico «primo bacio» arriva la domenica che Sofia dovrà parlare con il fidanzato per chiudere una storia già virtualmente finita: «Ero andata a trovarlo in ospedale, era un giorno difficile per me, e prima di andare via ci siamo baciati». Quello per Luca è il giorno più bello. La storia vera e propria inizia quando lui non è più un paziente di Sofia, ma questo non le ha evitato qualche grana in reparto.
Le chiediamo come abbia reagito la sua famiglia: «Mia mamma mi ha visto stare male per la vecchia storia, e quando ha visto il cambiamento sia lei che mio papà sono stati molto felici. Dall’altra parte mi hanno messo in guardia sulle difficoltà di questa strada. Credo sia normale che le persone che ti vogliono bene si preoccupino... ma quando hanno conosciuto Luca hanno capito tutto. Le mie amiche, invece, fanno ancora tanta fatica. I pregiudizi - continua Sofia - li hai quando non vivi la situazione; se tutti potessero capire sarebbe assai semplice: io mi sono innamorata della persona, e a tutti quelli che sono preoccupati, che parlano di “atto di coraggio” dico che io sto con lui solo perché lo amo, non sono un’eroina» spiega la giovane, che poi si gode le parole del suo uomo: «Il pregio migliore di Sofia è che è una persona buona ma con gli “attributi”: so che si fa molte domande, ma sa sempre come affrontare la situazione».
Mentre la giovane di Povegliano di Luca ama l’altruismo: «Pensa sempre agli altri, nonostante tutto. Anche se sta male si mette sempre in secondo piano. Persone altruiste non ce ne sono tante, lui è davvero raro».