Ordinanza di contenimento Coronavirus, cos'è permesso e cosa vietato
Molti dei dubbi e dei quesiti emersi da ieri sono stati chiariti
Ordinanza di contenimento dell’emergenza epidemiologica, ecco i chiarimenti.
Ordinanza di contenimento Coronavirus, cos'è permesso e cosa vietato
La Regione Veneto ha chiarito i quesiti dell’Ordinanza “in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid - 2019”. Questa sera, lunedì 24 febbraio 2020, il sindaco Federico Sboarina e il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto hanno partecipato al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che si è tenuto in Prefettura.
Il sindaco ha affermato:
“Molti dei dubbi e dei quesiti emersi da ieri sono stati chiariti dalla circolare della Regione. È stato fatto un bel lavoro di squadra, ringrazio il prefetto e tutti i componenti del tavolo. Ai veronesi ribadisco che gli allarmismi non servono, tutto questo viene fatto a garanzia della salute pubblica. Ai cittadini chiedo di portare pazienza sulle limitazioni della vita quotidiana, ma tutto serve per la prevenzione”.
Scalzotto ha proseguito:
“Ci siamo coordinati come sindaci della Provincia per raccogliere e condividere le precisazioni sull’ordinanza emanata dal Ministero della Sanità di intesa con il presidente della Regione del Veneto. L’obiettivo è prevenire ed essere pronti ad agire in modo tempestivo in caso di necessità nel territorio scaligero”.
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Le indicazioni
Rimangono aperti impianti sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private e campi da gioco per corsi e allenamenti. Non sono invece possibili manifestazioni e eventi sportivi che abbiano presenza di pubblico.
Così come rimangono aperti centri linguistici, doposcuola, centri musicali, scuole guida e luoghi dove si tengono i corsi.
Si conferma l’apertura di attività di carattere sociale, come quelle di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili. Pertanto rimangono aperti centri diurni e servizi semiresidenziali.
Nemmeno le attività economiche sono interessate da restrizioni. Tutte le attività agricole, commerciali, produttive e di servizio, compresi i servizi pubblici, i mercati settimanali e le mense, rimangono quindi aperti.
Viene confermata, invece, la chiusura fino al 1° marzo di musei, mostre e monumenti, e la sospensione di concerti ed eventi, anche sportivi, che prevedano presenza di pubblico. Confermata anche la sospensione delle attività di spettacolo e, quindi, di teatri, cinema, sale concerti comprese discoteche e sale da ballo.