Accusa grave malore, 50enne rianimato da Carabinieri e familiari
E' accaduto ieri mattina a Selva di Progno. Ora l'uomo è ricoverato in prognosi riservata a Borgo Trento. Provvidenziale l'intervento dei militari.
Accusa un malore: carabinieri e familiari lo salvano
È accaduto ieri mattina
I Carabinieri della Stazione di Badia Calavena si trovavano nel comune di Selva di Progno, impegnati nei servizi per la verifica del rispetto delle misure imposte per il contenimento e la mitigazione del fenomeno epidemiologico da CODIV-19, intenti ad effettuare un controllo alla circolazione stradale. Il fato ha voluto che i militari si fermassero proprio nei pressi dell’abitazione di un uomo che accusava un importante malore. La loro attenzione è stata richiamata da un congiunto della vittima che, precipitatosi in strada per rendersi visibile all’eliambulanza del 118, allertata dagli stessi familiari, ha trovato dinnanzi a sé degli “angeli in divisa”.
Il 50enne era in arresto cardiocircolatorio
I Carabinieri, capito immediatamente il momento di difficoltà, non ci hanno pensato un attimo, precipitandosi nell’abitazione in cui era riverso a terra il 50enne in arresto circolatorio. Quindi, unitamente ai familiari presenti, hanno immediatamente messo in atto le previste manovre rianimatorie che consentivano di ristabilire l’attività respiratoria e cardiovascolare dell’uomo, sino all’arrivo dei sanitari che hanno elitrasportato l'uomo presso l’ospedale di Verona Borgo Trento, dove è stato ricoverato in “prognosi riservata”.
Il provvidenziale progetto "La fiamma per la vita"
Tale gesto è stato possibile anche grazie al progetto “La fiamma per la vita” che il Comando Provinciale Carabinieri di Verona e l’Associazione Italiana Soccorritori portano avanti da svariati anni abilitando i militari dell’Arma alle procedure di rianimazione cardiopolmonare ed all’utilizzo dei defibrillatori.