Verona

Nuova illuminazione nei Musei Civici, luci bluetooth e faretti a scorrimento

L’intervento di 250 mila euro è finanziato dal Ministero dell’Interno, che con il decreto dello scorso 14 gennaio ha stanziato i fondi per l’efficientamento e il risparmio energetico degli edifici pubblici.

Nuova illuminazione nei Musei Civici, luci bluetooth e faretti a scorrimento
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L'illuminazione cambia a Verona.

Un nuovo progetto

Luci mobili che si potranno comandare anche via bluetooth, così come faretti a scorrimento e led. Il tutto ad un’altezza inferiore rispetto ai dieci metri attuali, per facilitare e rendere meno costosa la manutenzione. Castelvecchio, Galleria d’Arte Moderna e Museo lapidario Maffeiano si vestono di nuova luce. Questa mattina, lunedì 15 giugno 2020 la giunta ha approvato il progetto esecutivo per rivedere l’illuminazione interna dei tre siti museali. Intervento che permetterà di valorizzare gli spazi espositivi e le opere, di rendere più attrattivi i musei e allo stesso tempo di risparmiare sui consumi di energia. Tutti, finalmente, potranno vedere sotto una nuova luce il patrimonio artistico veronese.

Intervento da 250mila euro

I primi lavori partiranno entro il 15 settembre. L’intervento di 250 mila euro è finanziato dal Ministero dell’Interno, che con il decreto dello scorso 14 gennaio ha stanziato i fondi per l’efficientamento e il risparmio energetico degli edifici pubblici. L’assessore con delega ai Lavori pubblici Luca Zanotto ha spiegato:

“L’obiettivo è duplice. Da un lato risparmiare energia e quindi abbassare i costi, dall’altro valorizzare le nostre opere e rendere più attrattive le esposizioni permanenti e anche le mostre, grazie alle nuove tecnologie. Ogni singolo spazio espositivo avrà un’illuminazione su misura. I punti luce, infatti, non saranno più rigidi come ora ma si potranno spostare a seconda degli allestimenti. Soprattutto alla Galleria d’Arte Moderna dove le mostre cambiano continuamente. Anche la manutenzione avrà costi inferiori e sarà più semplice, basterà infatti una scala per sostituire i faretti ammalorati e non più una piattaforma aerea per salire a 10 metri d’altezza. I musei potranno essere visti sotto un’altra luce, nel vero senso della parola, e saranno d’impatto anche per chi ha già visitato le nostre esposizioni”.

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