Tragedia sfiorata a Bussolengo, aggredisce la moglie perché geloso: 45enne arrestato per lesioni aggravate
L'uomo sospettava una relazione extraconiugale ed ha perso la testa. Nella violenta lite ferita anche la figlia 13enne, sotto shock.
Nella tarda serata di ieri, mercoledì 22 luglio 2020, diversi cittadini hanno segnalato al 112 un’accesa lite in famiglia all’interno di un’abitazione di Bussolengo.
Arrestato in flagranza di reato
I Carabinieri della Stazione di Bussolengo (VR) hanno tratto in arresto S. F., originario di Isola Capo Rizzuto (KR), classe ’75, residente a Bussolengo, coniugato, operaio, in flagranza del reato di lesioni personali aggravate. Nella tarda serata di ieri, mercoledì 22 luglio 2020, diversi cittadini hanno segnalato al 112 un’accesa lite in famiglia all’interno di un’abitazione di Bussolengo pertanto, al fine di accertare quanto rappresentato, l’operatore in turno alla Centrale Operativa della Compagnia CC di Peschiera del Garda ha inviato sul posto una pattuglia del locale Comando Stazione. I militari giunti sul posto, appena entrati nell’appartamento, hanno notato subito delle evidente tracce di sangue sul pavimento della cucina e sulla tavola. In casa c’era una donna, poi identificata in L. G. M. (che presentava una evidente ferita lacero contusa alla testa con perdita di sangue), il marito (poi identificato in S. F.) e una ragazzina di 13 anni in evidente stato di “shock” (S. C.). Avendo assistito a questa scena, immediatamente è stato richiesto l’invio sul posto di un’ambulanza del 118 per prestare le prime cure a L. G. M. e alla figlia C., che presentava una ferita a un dito della mano sinistra.
Sospettava un relazione extraconiugale della moglie
Durante l’attesa dell’arrivo dei sanitari, i militari intervenuti hanno appreso da L. G. M. che il motivo scatenante di tanta violenza era da ricondurre alla gelosia del marito che da diverso tempo era convinto che la vittima avesse una relazione extraconiugale. Da tale assunto, era nata una lite dapprima verbale, durante la quale la donna ha negato in maniera assoluta qualsiasi tipo di relazione con altre persone, per poi degenerare in un’aggressione vera e propria quando S. F. la ha colpita ripetutamente alla testa. A questa scena aveva assistito la figlia della coppia che, per cercare di difendere la madre si era frapposta tra i due genitori, riportando una lesione al pollice della mano sinistra. Il figlio più piccolo invece, S. G., scosso dalla lite, era scappato a casa di una vicina. Nel frattempo i sanitari giunti sul posto hanno trasportato madre e figlia presso il pronto soccorso dell’ospedale di Verona – Borgo Trento, ove i medici hanno riscontrato a carico di L. G. M. e della figlia S. C. lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.
Ritirate le armi che deteneva regolarmente
Poiché S. F. è titolare di porto d’armi per uso sportivo / tiro a volo, in corso di validità e detentore di alcuni fucili ed una pistola (con relativo munizionamento), tutti regolarmente denunciati, si è provveduto ad eseguire il ritiro cautelativo delle suddette armi e munizioni e sarà avviata la procedura di revoca del relativo porto d’armi. Alla luce di quanto sopra esposto, trovandosi nella flagranza di reato di lesioni personali aggravate, poiché è evidente la responsabilità penale dell’uomo, si è provveduto a trarlo in arresto. Terminate in mattinata le formalità di rito, S. F.. è stato giudicato con rito direttissimo, all’esito del quale l'arresto è stato convalidato, sono stati chiesti i termini a difesa ed è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alle vittime.