Finocchiaro si dimette da presidente Agsm, Croce: “Un atto dovuto e, anzi, tardivo”
Croce: "La vendita di Agsm alla milanese A2A non avrebbe portato alcun vantaggio per Verona ed è stata tentata violando le norme di legge sulle gare europee".

Le dimissioni attraverso una lettera al sindaco.
La decisione finale
Sono arrivate ieri sera, mercoledì 5 agosto 2020, al termine del consiglio di amministrazione, le dimissioni di Daniele Finocchiaro da presidente di Agsm. L’ha fatto con una lettera indirizzata al sindaco di Verona, Federico Sboarina. Finocchiaro era diventato presidente nell’aprile del 2019 ma erano in molti che, negli ultimi mesi, mormoravano circa le sue dimissioni.
Nessuna sorpresa per Michele Croce
Alla notizia delle dimissioni, Michele Croce past president assieme a Gian Paolo Sardos Albertini, ha commentato:
“Riteniamo le dimissioni di Finocchiaro un atto dovuto e, anzi, tardivo. La vendita di Agsm alla milanese A2A non avrebbe portato alcun vantaggio per Verona ed è stata tentata violando le norme di legge sulle gare europee. Ciò lo abbiamo dimostrato addirittura intervenendo e vincendo un ricorso cautelare proprio contro A2A (ordinanza TAR Lombardia n. 869 del 26/06/2020). Siamo stati costretti a formalizzare nei confronti del dott. Finocchiaro e del sindaco di Verona esposti e denunce, alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti ed all’ANAC, oltre che diffide dal proseguire l’illecito percorso di fusione, l’ultima delle quali proprio poche ore fa, il 4 agosto. Per tutti questi motivi, nella qualità di cittadini di Verona e, quindi, di azionisti di Agsm, prima ancora di past president di questa gloriosa società, accogliamo le dimissioni del dott. Finocchiaro come atto dovuto e finale di una gestione arbitraria e contra legem, che la Giustizia non tarderà in ogni caso a certificare. La Città di Verona ha scampato un gravissimo pericolo e ringraziamo tutti i veronesi per la vicinanza dimostrateci nelle azioni portate avanti in questi mesi”.