Verona

Il festival di musica barocca torna in città con quattro concerti

I concerti sono tutti ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Il festival di musica barocca torna in città con quattro concerti
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La musica barocca torna ad incantare le serate veronesi.

La seconda edizione

Dal 21 agosto 2020, con il primo dei quattro concerti in programma, prende il via le seconda edizione del festival "Toccobarocco", che punta a far conoscere ed apprezzare la musica ed il lato artistico di un’epoca straordinaria. Il festival, nato dalla collaborazione tra la 1ᵃ Circoscrizione e l’associazione "Dimostrazioni Armoniche", prevede:

  • venerdì 21 agosto, alle ore 21, alla chiesa di San Giorgio in Braida, lo spettacolo ‘Chiare, fresche e dolci acque’;
  • domenica 13 settembre, alle ore 18, alla chiesa di San Nicolò all’Arena, ‘Bach in prigione’;
  • domenica 27 settembre, alle ore 18 e alle ore 21, alla sala Morone nella chiesa di San Bernardino, ‘Lucreazia’;
  • domenica 11 ottobre, alle 21, a San Tommaso Cantuariense, ‘Le stagioni dell’anima’.

Ingresso gratuito

L’edizione 2020 offre al pubblico una diversificata proposta musicale, che spazia da autori celebri, come J.S. Bach, tra i più prolifici e importanti compositori del Settecento, a proposte più originali, con autori come Arcadelt, Bertani e Monteverdi. I concerti sono tutti ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. In osservanza delle disposizioni regionali e nazionali, in tema di prevenzione alla diffusione del Covid-19, l’accesso è contingentato e limitato ai soli posti a sedere, con una capienza massima ad evento di circa 100 persone.

Il programma del festival è stato presentato dal presidente della Commissione consiliare Cultura della 1ᵃ Circoscrizione, Dusi Franco, insieme al direttore artistico Marcello Rossi Corradini, per l’associazione "Dimostrazioni Armoniche" che hanno spiegato:

“Anche il parroco è stato d’accordo sulla realizzazione di queste serate, c’è stato un bellissimo senso di collaborazione con i singoli sacerdoti che, con generosità hanno detto sì a questa attività, che mi rendo conto per loro è un di più. Anche loro hanno convenuto che c’è bisogno di venire in chiesa, di sentire della musica”.

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