Verona

Ripartire dal lavoro, Cgil, Cisl e Uil chiedono un futuro per i giovani, inclusione e sicurezza - Gallery

La necessità di riuscire a ottenere un lavoro dignitoso.

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Manifestazione a Verona.

Sindacati in Piazza Bra

Cgil, Cisl e Uil hanno preso parte oggi, venerdì 18 settembre 2020 alla Giornata di Mobilitazione Nazionale con lo slogan “Ripartire dal lavoro”. Per il Veneto la manifestazione si è tenuta in Piazza Bra dalle 10 alle ore 12.30, di fronte a Palazzo Barbieri. Elevata la partecipazione alla manifestazione che si è svolta rispettando le norme anti-Covid. Si è parlato di ammortizzatori sociali e vertenze aperte, riforma fiscale e lotta all’evasione, rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati, del diritto all’istruzione e ad una scuola sicura ma anche della sanità pubblica, della sicurezza sul lavoro, conoscenza, cultura, passando poi agli investimenti, alle politiche industriali, alla digitalizzazione, al lavoro stabile e sostenibile e all’inclusione sociale.

L’importanza del mondo del lavoro

Durante la manifestazione, Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato l’importanza del lavoro:

Il mondo del lavoro ha tenuto in piedi questo Paese nell'ora più buia. Nel momento della difficoltà, il mondo del lavoro è stato chiamato a salvare la Nazione. Una platea di lavoratori e lavoratrici spesso mal pagati e precari, che con abnegazione sono andati avanti nonostante le mille difficoltà. I due terzi sono donne. A loro va il nostro grazie, per loro continueremo a batterci!”

Scuola, cultura e formazione

I sindacati hanno più volte sottolineato l’importanza dell’istruzione, spiegando come in questo momento siano diverse le difficoltà che sta vivendo il mondo scolastico. E’ stato ribadito come:

La scuola è una delle risorse determinanti per il futuro della comunità, veicolo insostituibile per la cultura. I giovani hanno un futuro incerto per le difficoltà economiche del momento e perché non si investe in istruzione professionale, università e cultura di base. Attraverso la cultura si può capire e apprezzare il mondo, la cultura permette di migliorare e portare avanti il cammino e tutto questo fa aumentare l’economia. La scuola dev’essere vista come mezzo di ricchezza anche a livello economico, per noi stessi, per i figli, per la società italiana che ha bisogno di tutto ciò oltre che di lavoro e di sicurezza economica. Sono numerosi i docenti precari, gli arredi, gli edifici, sono state effettuate solo 30mila immissioni in ruolo su un contingente di 85mila, pari 35,3% totale, mancano insegnanti”.

Contratti e dignità

Le organizzazioni sindacali hanno parlato dell’importanza dei lavoratori e che gli stessi abbiano dei contratti dignitosi:

Come sindacato non dobbiamo perdere di vista i lavoratori, dobbiamo unirli nella lotta per pretendere che il lavoro non sia quello conosciuto fino ad adesso. Stiamo parlando del lavoro con il ricatto, senza diritti. Dobbiamo ottenere un lavoro dignitoso con stipendi in grado di dare dignità alla famiglia e a noi stessi, è l’elemento in cui non possiamo fare finta, non abbiamo altre scelte, l’unità fa la forza”.

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