Verona

Il sindaco ha incontrato il nuovo comandante del Comfoter di Supporto, Massimo Scala

Prima di arrivare a Verona, il Generale di Corpo d'Armata è stato direttore generale della Direzione dei Lavori e del Demanio di Roma.

Il sindaco ha incontrato il nuovo comandante del Comfoter di Supporto, Massimo Scala

Primo incontro “a tu per tu” oggi, martedì 22 settembre 2020 tra il sindaco Federico Sboarina e il nuovo comandante delle Forze Terrestri di Supporto, Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, ufficialmente alla guida del Comando di via Roma dal 18 settembre 2020.

Rafforzare il legame

Ne è emersa una condivisione di intenti e la volontà reciproca di rafforzare il profondo e intenso legame instaurato negli ultimi anni tra l’Amministrazione e l’Esercito Italiano, sempre presente quando c’è bisogno di aiuto e supporto nelle emergenze. Si prosegue quindi nella strada già spianata, dove i problemi e le criticità si risolvono attraverso il gioco di squadra e la collaborazione. La gestione dell’emergenza sanitaria e del maltempo sono gli esempi più significativi.

Prosegue la continuità

Il sindaco ha affermato:

“In questi tre anni l’Esercito è diventato parte integrante della città, grazie ad iniziative che ci hanno visto lavorare insieme su obiettivi comuni. I cittadini percepiscono questa presenza e lo spirito di collaborazione, e ne sono rassicurati. Le questioni da affrontare insieme, Comune e Comfoter di Supporto, sono molte e su più fronti, dalla gestione del Covid alla sicurezza del territorio, ma anche le scelte sugli immobili dell’esercito da valorizzare. Con il generale Scala proseguiremo nel segno della continuità e ho avuto la sua disponibilità, dove possibile, a rafforzare ulteriormente la collaborazione”.

Prima di arrivare a Verona, il Generale di Corpo d’Armata Massimo Scala, è stato direttore generale della Direzione dei Lavori e del Demanio (GENIODIFE) di Roma. Tra i numerosi incarichi ricoperti, anche il comando della Brigata ‘Granatieri di Sardegna’ e la partecipazione al numerose missioni all’estero, tra cui quelle in Kosovo nel 1999 e in Iraq nel 2005.