Trovati i genitori del piccolo Zeno, dovranno rispondere dell’accusa di abbandono di minore
La donna, rientrata dal lavoro ed appreso del ritrovamento di un bebè sul marciapiede, non vedendo in casa il figlio dei suoi ospiti, ha subito dubitato dei suoi ospiti ed ha chiamato il 112 per segnalare il fatto.
Nella serata di ieri 15 ottobre 2020, i militari della Sezione Radiomobile di Verona hanno identificato i genitori del bambino abbandonato in via Chioda nella serata precedente e fortunatamente ritrovato, in ottima salute, da un passante.
Momento di sconforto
La coppia, originaria della Romania, lui 30 anni e lei 34, dimora in Italia da più di un anno. Lo scorso mese di luglio è nato il primo figlio e considerata la loro precaria situazione economica avevano ricevuto aiuto da una conoscente. La pesante indigenza e un momentaneo sconforto li ha probabilmente indotti a prendere una decisione tragica che per una serie fortunata di circostanze non ha avuto un esito ancora più drammatico.
La segnalazione
I due genitori sono stati individuati grazie alla segnalazione della connazionale che li ospitava. La donna, rientrata dal lavoro ed appreso del ritrovamento di un bebè sul marciapiede di via Chioda, non vedendo in casa il figlio dei suoi ospiti, ha subito dubitato dei suoi ospiti ed ha chiamato il 112 per segnalare il fatto.
Si indaga sulle motivazioni
I Carabinieri hanno potuto accertare che i due stranieri sono proprio i genitori del piccolo trovato in Via Chioda e che loro è la responsabilità dell’abbandono. Sono ancora in corso, coordinati dalla locale magistratura, gli accertamenti per comprendere cosa abbia indotto i due giovani ad un gesto così estremo, se sia stata solo la disperazione per la loro indigenza economica oppure se vi siano motivi di altra natura.
Dovranno rispondere del gesto
Fortunatamente il piccolo Zeno, così è stato chiamato dai sanitari della Pediatria dell’ospedale di Borgo Trento che amorevolmente lo stanno accudendo, sta bene e nei prossimi giorni i servizi sociali del Comune di Verona provvederanno al suo affidamento. I suoi genitori, oltre che convivere con il rimorso per il gesto contronatura commesso, dovranno rispondere dell’accusa di “abbandono di persone minori o incapaci aggravato in quanto commesso dal genitore” con la quale i Carabinieri li hanno deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona.
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