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Fermato giovane pusher a Sant’Ambrogio di Valpolicella: forniva droga ai minorenni

La cessione avveniva sempre nei pressi delle scuole, dell’oratorio o dei campi sportivi.

Fermato giovane pusher a Sant’Ambrogio di Valpolicella: forniva droga ai minorenni
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I Carabinieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella nella giornata di mercoledì 11 novembre 2020 hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Verona, Dott. Luciano Gorra, nei confronti di A.N., 25enne di Sant’Ambrogio di Valpolicella, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e calunnia.

Era stato fermato

Il 28 maggio 2020 era stato fermato dai Carabinieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella nei pressi della chiesa parrocchiale ed era stato trovato in possesso di 8 grammi di hashish che aveva provato a giustificare dicendo che erano per uso personale. Aveva anche riferito da chi e dove li aveva comprati. I Carabinieri, però, non gli avevano creduto e lo avevano denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Inoltre, i militari della locale stazione hanno deciso di approfondire ugualmente le dichiarazioni del ragazzo ed hanno richiesto al Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott.ssa Maria Federica Ormanni, di esaminare i tabulati telefonici del ragazzo.

Controllati i tabulati

Sotto la direzione della Procura della Repubblica, i militari hanno dunque identificato e rintracciato tutti coloro che risultavano in contatto con il ragazzo negli ultimi due anni, per poi sentirli a verbale. Una ventina fra questi, per lo più tutti giovanissimi ed alcuni minorenni, hanno confermato di aver avuto contatti con A.N. per l’acquisto di modesti quantitativi di hashish, spiegando le modalità di cessione, che avveniva sempre nei pressi delle scuole, dell’oratorio o dei campi sportivi frequentati dai giovani acquirenti, dapprima gratuitamente e poi, una volta “fidelizzato” il cliente, con prezzi via via crescenti.

Fra i ragazzi escussi dai Carabinieri, sono stati identificati anche i due che A.N. maldestramente aveva indicato come i suoi fornitori, i quali però, concordemente con l’esito degli accertamenti dei militari condivisi dall’A.G. di Verona sono risultati essere semplici acquirenti. Per questo motivo A.N. è indagato anche per calunnia, avendo accusato falsamente di un reato chi sapeva, in realtà, essere innocente.

Arresti domiciliari

L’esito complessivo dell’attività di indagine è stato riversato alla Procura della Repubblica che, sposandolo appieno, ha inoltrato al Giudice per le Indagini Preliminari di Verona richiesta di custodia cautelare.
Il G.I.P., valutando sussistenti le esigenze cautelari per il concreto pericolo di reiterazione del reato, in considerazione della pericolosità di A.N., che non svolge alcuna attività lavorativa lecita, e della gravità dei fatti, ha ritenuto adeguata la misura cautelare degli arresti domiciliari.
I Carabinieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella ieri hanno così notificato l’ordinanza di arresti domiciliari ad A.N. che ora si trova ristretto presso la sua abitazione di residenza nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella.

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