Verona

Fingono di abbracciarlo ma gli rubano il cellulare e la borsa della spesa

L'uomo ha cercato di bloccare il giovane afferrandogli la mano, senza tuttavia riuscirci a causa dell’intervento dell’altro cittadino marocchino.

Fingono di abbracciarlo ma gli rubano il cellulare e la borsa della spesa
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Si sono avvicinati ad un passante e gli hanno sottratto con forza il cellulare e la borsa della spesa, per poi darsi alla fuga dirigendosi verso il sottopassaggio pedonale che collega Via Galilei alla Stazione ferroviaria di Verona Porta Vescovo. Ma ad attenderli all’uscita dal sottopassaggio hanno trovato gli Agenti delle Volanti che, allertati dalla Centrale Operativa della Questura di Verona del furto appena consumato, sono intervenuti immediatamente sul posto per bloccarne gli autori.

Si sono avvicinati per abbracciarlo

E' accaduto ieri sera, domenica 29 novembre 2020 intorno alle 21.50, quando un 20enne e un 29enne, entrambi cittadini del Marocco, si sono avvicinati ad un passante e, col pretesto di abbracciarlo, uno dei due gli ha infilato con forza la mano nella tasca della giacca, estraendo il telefono cellulare e le chiavi di casa.
La vittima, compreso il fine di tale gesto, ha cercato di bloccare il giovane afferrandogli la mano, senza tuttavia riuscirci a causa dell’intervento dell’altro cittadino marocchino che si era posizionato tra il suo amico e la vittima per impedirgli di recuperare il cellulare. Prima di fuggire con la refurtiva, i due giovani hanno anche strappato dalle mani della vittima la borsa della spesa e si sono diretti precipitosamente verso il sottopassaggio di Via Galilei.

Sono stati fermati

Intercettati dai poliziotti, entrambi i giovani, che non risultano in regola con la normativa che disciplina il soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale, sono stati arrestati per il reato di furto con strappo.
Gli accertamenti effettuati dai poliziotti hanno consentito di rinvenire nella disponibilità del 29enne il telefono cellulare appena sottratto, già privato della scheda SIM, al fine di rendere inefficace ogni tentativo di geolocalizzazione dell’apparecchio.

Inoltre, gli operatori hanno appurato che il 29enne, già gravato da numerosi precedenti per rapina, lesioni, danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale, risulta sottoposto dallo scorso luglio alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
In mattinata, all’esito del rito direttissimo, il Giudice ha convalidato l’arresto e, a seguito di richiesta di patteggiamento, li ha condannati a due anni di reclusione e 600 Euro di multa.

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