Sboarina: “Situazione preoccupante a Verona, pronto ad attivare provvedimenti”
Dal Governo non ci sono ancora delle certezze e anche il presidente della Regione del Veneto ha quasi finito la pazienza ed è pronto ad attivare delle restrizioni.
Nonostante sia stabile da qualche giorno, la situazione in provincia di Verona e in città è preoccupante. Il sindaco ha deciso di darsi ancora qualche giorno per vedere eventuali restrizioni da parte del Governo e dalla Regione, dopodiché deciderà quali provvedimenti attuare.
Situazione stabile ma preoccupante
Siamo tutti in attesa che il Governo prenda una decisione sulle eventuali restrizioni da mettere in campo per limitare la diffusione del Coronavirus. Per ora non è stato ancora deciso nulla e il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia ha quasi terminato la pazienza e oggi, durante la conferenza stampa si è detto pronto a mettere in campo delle restrizioni, se il Governo non decide nulla in breve tempo. Anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina è preoccupato della situazione attuale sia in provincia che nella città Scaligera tant’è che oggi, mercoledì 16 dicembre ha affermato:
“E’ inutile negarlo, la situazione in provincia di Verona e in città è preoccupante ma stabile. Ricordo che oggi è già mercoledì e siamo tutti in attesa, anche il Governatore è in attesa delle scelte del Governo che dovranno arrivare. Ci aspettano due fine settimana critici e delle scelte rispetto ai numeri devono essere fatte”.
Emergenza sanitaria ed economica
Il primo cittadino ha posto una riflessione:
“E’ inutile ragionare in modo disgiunto, bisogna lavorare in parallelo. Abbiamo l’emergenza sanitaria ed economica, servono delle restrizioni perché se creiamo assembramenti non possiamo porre fine al problema della pandemia anzi, questo peggiora la situazione ma con le restrizioni arrivano le problematiche di carattere economico. Ritengo che vi sia la necessità da parte del Governo di agire, ricordo che la Merkel chiude tutto da oggi ma mette sul tavolo 11miliardi di euro. Le restrizioni è chiaro che sono necessarie dal punto vista sanitario perché la situazione è stabile ma preoccupante, non si devono generare affollamenti, non è una questione di tirare addosso la croce alla persona: se abbiamo il permesso di uscire lo si fa ma stando attenti. Dall’altra parte devono esserci no dei ristori di più, perché c’è bisogno che le attività economiche non sia solo ristorate ma devono essere più che ristorate”.
Pronto a delineare delle restrizioni
Il sindaco di Verona ha poi reso noto:
“Oggi è mercoledì, leggo che abbiamo un Governo che deve decidere e che il Comitato Tecnico Scientifico non era d’accordo col Governo. C’è quindi molta incertezza ma io dico che serve che nelle prossime ore ci sia una scelta chiara rispetto quello che i sindaci possono applicare nelle rispettive città, da qui alla fine delle vacanze di Natale. Dev’esserci una scelta chiara, se riaprire le scuole dopo le vacanze, una posizione chiara rispetto alle restrizioni necessarie durante il periodo natalizio e gli investimenti da fare non solo per ristorare ma per fare in modo che non crollino gli esercizi commerciali, è un tema fondamentale. Dato che sono responsabile della salute dei cittadini, mi riservo, alla luce di quanto verrà stabilito nelle prossime ore di verificare, in base alla situazione sanitaria della città, di capire che tipo di provvedimenti adottare per fare in modo che venga garantita la tutela della salute pubblica senza andare ad impattare in modo devastante sulle nostre realtà commerciali. Il continuo prolungare sta generando dei problemi economici che per certe attività sono diventati irreparabili”.
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