Celebrazioni Giorno della Memoria, da oggi il carro dei deportati è proprietà del Comunue
Domani, giovedì 28 gennaio 2021, la quarta Circoscrizione ricorda il bombardamento di Santa Lucia 1944 , con una cerimonia alle 9 davanti al Centro Culturale di via Mantovana, 66.
Da oggi il carro della Memoria è di proprietà del Comune. Dal 2002 posizionato in piazza Bra per celebrare il Giorno della Memoria, rischiava di essere rottamato in virtù della dismissione delle aree all’ex scalo merci di Porta Nuova. Un simbolo che non poteva andare perduto.
Patrimonio dei veronesi
L’Amministrazione ha perciò deciso di acquistarlo, evitandone la distruzione ma soprattutto rendendo il “Carro della Memoria” patrimonio dei veronesi. In attesa di individuare una collocazione idonea alle caratteristiche del bene, ma anche di ciò che rappresenta per la comunità, il vagone sarà temporaneamente custodito negli spazi dalla società Leda Financial srl.
L’acquisto del carro, ad un prezzo simbolico, sgraverà il Comune dalle spese che ogni anno era chiamato a sostenere per il servizio di trasporto dallo scalo a piazza Bra, circa 4mila euro che d’ora in poi non saranno più necessari.
Brevi cenni storici
Dal 2002, nel mese di gennaio, il vagone denominato ‘Carro della Memoria’ viene posizionato in piazza Bra in concomitanza con il periodo delle celebrazioni legate al Giorno della Memoria. Il vagone ferroviario, utilizzato dal 1943 al 1945 per le deportazioni nei campi di sterminio, venne ricercato nei depositi di Trenitalia del nord Italia su incarico del Comune di Verona e su proposta del Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni Democratiche.
Una volta trasportato a Verona, venne stipulato un contratto di concessione in comodato gratuito tra Trenitalia e l’Associazione Figli della Shoah, che si era disponibile ad accollarsi la responsabilità del vagone ferroviario. Ciò fino al 2016, quando l’associazione rinunciò al comodato d’uso e il Comune si attivò affinché il carro diventasse patrimonio del Comune e non di una singola associazione. Da allora, il Comune chiedeva ogni anno l’autorizzazione a Mercitalia per esporlo in piazza Bra, pagando le spese di trasporto.
Oggi il carro è stato uno dei protagonisti silenziosi del Giorno della Memoria.
Le celebrazioni
Le celebrazioni veronesi, a ricordo della Shoah e della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945, sono iniziate in piazza Bra con la deposizione di una corona al Monumento ai deportati. Alla cerimonia, per la prima volta senza pubblico a causa del Covid, hanno partecipato il prefetto Donato Cafagna, il sindaco Federico Sboarina, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, il comandante del Comando della Forze Operative Terrestri di Supporto generale Massimo Scala e i rappresentati delle autorità militari cittadine.
Le celebrazioni sono proseguite in Gran Guardia e trasmesse in diretta streaming sia sul portale del Comune di Verona (canale youtube
‘Comune di Verona - Ufficio Stampa e Web’ oppure link) che sul sito della Prefettura. Sono intervenuti il sindaco Sboarina, il prefetto Cafagna, la presidente della Consulta scolastica provinciale Camilla Velotta.
E' stato quindi il turno dell’oratrice ufficiale, Camilla Brunelli, direttrice del “Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza” di Prato, impegnata in numerose attività di carattere internazionale legate allo sterminio nazista. A seguire la proiezione del video "Il Balente" dedicato a Vittore Bocchetta, realizzato da ANED per veicolare la sua traiettoria di vita e l'esperienza della deportazione in chiave visiva. La cerimonia, che è stata interamente trasmessa in streaming, si è conclusa con il canto della preghiera ebraica per le anime dei defunti El Male Rachami, a cura del cantore della Sinagoga di Verona Angel Harkatz.
Custodire il passato
Nel corso della mattinata è stata data lettura dei cittadini insigniti delle medaglie d’oro concesse dal Capo dello Stato ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti: Silvino Ceschi, Angelo Dal Dosso, Ernesto Gabrieli, Pierino Gino, Francesco Gromeneda, Emilio Murari, Vittorio Pesavento, Ivo Pradella, Danilo Schiavi e Alessandro Zolin, tutti deceduti. Il riconoscimento sarà consegnato ai familiari durante una cerimonia organizzata appositamente. Il primo cittadino ha affermato:
“Per la prima volta, dopo più di vent’anni, non possiamo celebrare in presenza il Giorno della Memoria. La pandemia in atto, le misure e le regole per fermare i contagi hanno radicalmente modificato le abitudini e anche i momenti durante i quali la nostra comunità si raccoglieva. Ma questo non ferma il desiderio di custodire il nostro passato, anche nei suoi risvolti più duri e difficili, a garanzia del nostro domani. Di passare il testimone della memoria soprattutto ai giovani affinché il futuro del mondo parli di pace e di rispetto delle persone e delle idee. E certe tragedie non si ripetano mai più.
A 76 anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz, il campo di sterminio simbolo della Shoah, il 'Giorno della Memoria' ci richiama voci e volti dei testimoni della storia, di vite umane sacrificate dalla follia della guerra. Ferite che Verona, città insignita della medaglia d’oro al valore militare, porta in numerosi luoghi, che testimoniano ancora oggi quei tragici eventi. Drammi che toccarono da vicino tantissimi veronesi. La scuola, insieme alle istituzioni, ha un grande ruolo per non dimenticare, affinché questi accadimenti storici ci insegnino come non sbagliare mai più.
Ecco perché il nostro impegno sarà sempre massimo per far sì che la conoscenza crei consapevolezza e senso civico. Perché la forza della memoria dia vita a un mondo più civile e più giusto, in cui l’amore prevalga sull’odio e il coraggio sulla paura”.
Le iniziative per il Giorno della Memoria sono proseguite nel pomeriggio con le deposizioni delle corone di alloro al Cimitero Ebraico di via Badile alle 15; a seguire al Sacrario del Cimitero Monumentale e infine sotto la scultura “Filo spinato” in piazza Isolo. Alle prime due era presente l’assessore Daniela Maellare e in piazza Isolo l’assessore Ilaria Segala.
Domani, giovedì 28 gennaio 2021, la quarta Circoscrizione ricorda il bombardamento di Santa Lucia 1944 , con una cerimonia alle 9 davanti al Centro Culturale di via Mantovana, 66.