Superbonus 110% per le abitazioni, Consumatori 24: "Occhio ai contratti"
Secondo l'Associazione bisogna prestare la massima attenzione. "Non tutte le richieste al bonus verranno autorizzate".
Il Superbonus 110% previsto dal Decreto Rilancio è stato progettato ad hoc al fine di rilanciare fortemente l’economia, stimolando la realizzazione di lavori di miglioramento della classe energetica e di messa in sicurezza delle abitazioni, con interventi a costo zero per i cittadini.
Superbonus 110%
Gli interventi incentivati sono ad esempio quelli relativi all’isolamento termico degli edifici, la sostituzione degli impianti di climatizzazione, oltre l’istallazione di impianti solari fotovoltaici, questi ultimi a patto che siano eseguiti congiuntamente ad uno dei macro-interventi di cui sopra.
Molte aziende, in funzione di ciò, hanno provveduto ad intraprendere un’ampia azione di marketing al fine di incentivare le vendite dei suddetti impianti, richiedendone spesso una caparra confirmatoria.
Una volta valutato il progetto dal geometra però, appurato che non ci siano le condizioni per procedere con la richiesta del Superbonus e quindi viene meno la volontà dell’acquirente di dare via ai lavori vista l’impossibilità economica non potendo usufruire dell’incentivo, la caparra non viene restituita.
A riguardo, diversi casi sono pervenuti all’Associazione Consumatori 24. Un associato, il Sig. P.S., residente a San Giovanni Ilarione (VR) che si era rivolto ad una ditta per l’installazione di un impianto fotovoltaico congiuntamente ad un impianto ibrido per i quali aveva versato a conferma 1990,00 euro.
Essendoci delle problematiche relative al catasto, il geometra incaricato per l’analisi del progetto avvisava il Sig. P.S. che sarebbe stato complicato ottenere il Superbonus 110%, ma a quel punto lo sventurato consumatore già non riusciva più a farsi restituire la somma versata.
Ancora il Sig. R.A. al quale è stato proposto di versare la caparra confirmatoria tramite bonifico bancario ad un codice iban di una ditta con sede legale a San Marino, altro rischio non da poco, poiché in caso di versamenti all’estero, in presenza di un eventuale reato di truffa, ne diviene competente il tribunale della nazione estera ove è stato indirizzato il movimento bancario.
L’Associazione Consumatori 24, che ad ogni modo ha provveduto ha tutelare i propri associati intervenendo con azioni stragiudiziali al fine di risolvere le vertenze di cui sopra, lancia l’appello.
“È fondamentale fare estrema attenzione ai contratti che si vanno a sottoscrivere. Non ha senso anticipare del denaro versandolo come caparra per un progetto che, se non viene accettato, reca solo danni economici al consumatore. Piuttosto è opportuno affidarsi ad un tecnico di fiducia, seppur con qualche spesa in più, che possa valutare sin da subito la fattibilità di un’opera o ad una ditta che si assuma l’onere economico del rischio. Ad ogni modo rimaniamo a disposizione per chiunque si trovasse in una situazione incresciosa come quella menzionata”