Covid, Zaia: “La curva sta crollando, ma teniamo alta la guardia” | +896 positivi | Dati 4 febbraio 2021
Tanti i temi trattati dal Governatore del Veneto, dal crollo della curva all'inizio dei mondiali di sci a Cortina, dai consigli a non abbassare la guardia alle cure con i monoclonali.
Consueto punto stampa per analizzare l’andamento della curva epidemiologica in Veneto con il Governatore Luca Zaia.
Covid in Veneto, la curva “crolla”
La curva, secondo quanto riferito dal Governatore del Veneto Luca Zaia nel consueto bollettino sull’andamento dell’epidemia, sta letteralmente crollando. Un fenomeno “atipico”, tanto atteso, ma che cela anche alcune preoccupazioni da parte delle istituzioni. C’è il timore, infatti, che tale andamento venga preso come un segnale di “liberi tutti” (per usare le parole del Governatore), dando il via ad assembramenti e ad atteggiamenti pericolosi. Sì, perché il virus non è affatto sconfitto.
“Abbiamo Rt a 0.65, incidenza su 100mila abitanti sia pari a circa 100, dieci giorni fa eravamo vicini a 400. L’Europa è in lockdown, Germania, Francia, Portogallo, Spagna, Austria, tutti vivono momenti drammatici. Noi in Italia siamo in un momento “felice”. Ma non è finita qui. Ogni giorno 500 decessi in tutto il Paese.
Ci piacerebbe che ci venisse data una lettura di questo fenomeno. Noi ci abbiamo messo l’impegno di un contact tracing imponente. Ci sono state misure restrittive, ma queste non spiegano il crollo verticale. Alla luce di tutto questo non abbiamo spiegazioni”.
Una situazione, dunque, tutta ancora da comprendere. Se ci si guardasse indietro di qualche settimana, infatti, si noterebbero scenari davvero differenti rispetto a quelli attuali. Si era arrivati a valori di occupazione di posti in terapia intensiva attestati sui numeri della prima ondata di marzo.
“Non abbassiamo la guardia. Gli studi internazionali dicono che la mascherina, con il distanziamento e il lavaggio delle mani valgono più di un lockdown. Questo è importante. Domenica inauguriamo i mondiali di sci. Super tamponati tutti, verifiche e protocolli stringenti. Evitiamo l’assembramento. Evitiamo di respirare l’aerosol. Dobbiamo tenere alta l’attenzione. Finalmente una notizia buona arriva dal fronte dei monoclonali.
Noi abbiamo fatto una grande battaglia per l’uso di questa tecnica: ringrazio il professor Palù che si è prodigato. I monoclonali non sono una stregoneria: alcuni sono in Fase2. Nelle prime 72 ore dall’esordio dei sintomi fa miracoli. Costa tanto ma rispetto a quanto si spende per la cura ospedalizzata, è una cifra trascurabile. Non ha controindicazioni: effetti collaterali paragonabili al placebo. Ora sono stati autorizzati in via emergenziale ma la sanità del Veneto lo utilizzerà“.
Il bollettino aggiornato
Tornando per un attimo all’andamento della curva epidemiologica – che in questi giorni sta descrivendo un andamento davvero atipico rispetto al solito – ecco i numeri dell’emergenza sanitaria forniti in occasione della quotidiana conferenza stampa del Governatore Luca Zaia.
“Sono 896 i nuovi positivi, l’incidenza è molto bassa, 28.704 gli attuali positivi, ieri erano 30mila – ha spiegato Zaia – Sono 1.978, invece, i ricoverati, 91 quelli usciti dall’area non critica, invariata la terapia intensiva”.
Importante, ad ogni modo, in questo quadro, anche il ruolo che avrà la campagna vaccinale, sia in tutta la Penisola che in Veneto. Il piano è ormai stato definito, primo quadrimestre Italia avrà 13 milioni di dosi, Pfizer e Moderna andrà agli ultra ottantenni. AstraZeneca sul resto della popolazione.