Casa di riposo Legnago: ripartono le visite e i nuovi ingressi
Le visite sono riprese nella stanza allestita lo scorso novembre, in cui è stata collocata una grande parete in cartongesso e il plexiglas per rendere completamente ermetico l’ambiente.
La casa di riposo di Legnago torna alla normalità. Sono stati chiusi i reparti Covid allestiti a partire dallo scorso dicembre, quando si sono verificati i primi casi positivi della seconda ondata, e allo stesso tempo sono ripartiti nei giorni scorsi sia gli ingressi dei nuovi anziani sia le visite dei familiari.
Situazione migliorata
Una decisione maturata a seguito degli ultimi accertamenti, che hanno evidenziato solo tre casi di positività. Il presidente dell’Ipab Michele Menini ha sottolineato:
“Si tratta di ospiti che risultano essere positivi dal 20 dicembre e, stando alla circolare ministeriale del 12 ottobre 2020, potrebbero tornare nel proprio reparto in quanto è da oltre tre settimane che non presentano sintomi legati al Covid. Per motivi precauzionali rimangono comunque sotto osservazione in uno dei due reparti riservati ai nuovi ingressi, in cui gli anziani trascorrono il loro iniziale periodo di quarantena della durata di 14 giorni. L’allerta rimane massima, non è il momento di abbassare la guardia. Per noi, però, è una soddisfazione enorme e un motivo di grande orgoglio vedere che la struttura ha retto nel migliore dei modi in questa difficile fase. Ora che il peggio è passato ringrazio il personale medico-sanitario, tutti i collaboratori dell’Ipab e i componenti del Consiglio di Amministrazione per il loro contributo. Un ringraziamento particolare lo rivolgo anche ai familiari, che hanno compreso la situazione, comune purtroppo a tutte le case di risposo, e ci hanno garantito il loro sostegno e calore, oltre che una preghiera affinché la buona sorte continui ad assisterci”.
Riprendono le visite
Le visite sono riprese nella stanza allestita lo scorso novembre, in cui è stata collocata una grande parete in cartongesso e il plexiglas per rendere completamente ermetico l’ambiente. Il presidente dell’Ipab ha assicurato:
“Sono stati individuati due ingressi separati, uno esterno per i visitatori e uno interno per gli anziani, provenendo dal corridoio. Sono inoltre presenti dei sistemi di ricambio dell’aria e i due locali vengono sanificati dopo ogni visita. I familiari possono prendere contatti con le educatrici per fissare l’appuntamento. Proseguono nel frattempo anche le videochiamate, con il supporto delle psicologhe e degli operatori”.
La normalità all’interno della casa di riposo è tornata anche con l’apertura del parrucchiere, mentre da lunedì 8 febbraio ripartirà l’attività fisioterapica in palestra.
Previsto il richiamo dei vaccini
Il 10 febbraio inoltre si svolgerà il richiamo dei vaccini su 100 dipendenti e 60 ospiti. Il presidente dell’Ipab ha concluso:
“La nostra macchina organizzativa è pronta. Sarà nuovamente presente il dottor Pierluigi Schiavo, medico in pensione che ha prestato servizio nella casa di risposo per una quindicina di anni e che ha curato in prima persona la somministrazione dei primi vaccini a gennaio. Colgo l’occasione per ringraziarlo, la sua disponibilità nei nostri confronti è davvero molto preziosa. Ancora una volta si dimostra una persona di gran cuore e non possiamo che essergli riconoscenti”.