Biblioteche, nell’anno dell'emergenza Covid calano i prestiti dei libri e crescono quelli degli eBook
I libri vengono disinfettati minuziosamente ma è possibile che qualcuno abbia preferito a un oggetto in prestito, almeno nel periodo della pandemia, una forma priva di "contatto".
Nell’anno dell’emergenza Covid calano i prestiti dei libri tradizionali e triplicano quelli degli eBook.
L'analisi dei dati del 2020
I tecnici del Sistema Bibliotecario della Provincia di Verona, che mette in rete 78 Comuni del territorio scaligero, hanno concluso l’analisi dei dati relativi al 2020.
Lockdown e limitazioni agli spostamenti hanno influito notevolmente sui prestiti cartacei. Come ha influito la chiusura, per diverse settimane, di buona parte delle biblioteche nel rispetto delle normative per il contenimento della pandemia.
Così i prestiti “tradizionali” di volumi cartacei sono passati da 629 mila, nel 2019, a 394 mila, nel 2020. Molto meno marcato, invece, il calo degli interprestiti, attraverso la modalità che permette all’utente di ricevere e riportare qualsiasi libro, presente nell’intero sistema, nella biblioteca più vicina. In questo caso si è scesi da 338 mila a 275 mila volumi.
In controtendenza, con un aumento vertiginoso, il prestito degli eBook, passato da 8 mila a quasi 27 mila in un solo anno (+216% di incremento netto).
Ha inciso la chiusura delle biblioteche
Il consigliere con delega alla Cultura della Provincia di Verona, Gino Fiocco ha spiegato:
“I dati che abbiamo raccolto sono stati determinati da più fattori, tutti dipendenti dal Covid. Il primo è senz’altro legato al lockdown, alla chiusura di diverse biblioteche per l’emergenza e ai divieti di spostamento che hanno influito sul prestito tradizionale. Un altro fattore probabilmente è il tipo di supporto: i libri vengono disinfettati minuziosamente ma è possibile che qualcuno abbia preferito a un oggetto in prestito, almeno nel periodo della pandemia, una forma priva di ‘contatto’. Questo spiegherebbe il vero e proprio boom degli eBook”.
Corsi di formazione
Per il 2021 gli uffici della Provincia, che coordinano l’intero sistema, hanno già messo in calendario 14 corsi di formazione, per un totale di 60 ore, destinati ai bibliotecari. Gestione dell'interprestito, promozione alla lettura e progetti dedicati ai ragazzi. Corsi utili soprattutto ai nuovi aderenti al sistema da gennaio di quest’anno, Albaredo d'Adige e Sant’Anna d'Alfaedo, che hanno portato a 78 i Comuni veronesi in rete per gli interprestiti.
Molto ampia la fascia tra i 19 e i 35 anni
Sempre nel 2021 è atteso il primo accordo anche con il Comune di Verona, che prevede un progressivo approccio al sistema bibliotecario della Provincia. Il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto ha affermato:
“La fascia tra i 19 e 35 anni, con 40 mila utenti nelle nostre biblioteche, è senz’altro la più numerosa, ma un dato davvero positivo e che fa ben sperare è quello dei giovanissimi, dai 7 ai 14 anni: ben 20 mila prendono in prestito libri o eBook dal sistema provinciale”.
Fiocco ha concluso:
“Numeri alla mano, nell’anno del Covid, si può affermare che nel mondo delle biblioteche, com’è accaduto in molti altri settori, tecnologia e accessibilità sono risultate ancore di salvezza. In tutto ciò sono determinanti i Comuni che, attraverso la rete del Sistema Provinciale, continuano a credere e a investire nella cultura”.