Plasma Iperimmune: 354 le donazioni fatte in provincia di Verona
La nuova iniziativa prevede che da oggi i donatori di Plasma Iperimmune riceveranno in omaggio una confezione di Grana Padano da un chilo.
Prosegue anche in provincia di Verona la raccolta del Plasma Iperimmune e sono oltre 350 le donazioni che sono state fatte in provincia di Verona.
Plasma Iperimmune proseguono le donazioni
Con la conferenza stampa di oggi, venerdì 12 febbraio 2021 il Commissario Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, ha fornito i dati delle donazioni che sono state effettuate in provincia di Verona del Plasma Iperimmune. Girardi ha spiegato:
“I contatti li abbiamo avuti con il dipartimento trasfusionale integrato tra Ulss e azienda osopedaliera. Sono 2884 le persone che sono state sottoposte a triage telefonico e abbiamo registrato 354 donazioni. Nello specifico sono 1.067 le persone che hanno superato il triage telefonico e alla fine delle analisi circa 310 persone sono risultate idonee alla donazione dopo le visite. Nonostante la disponibilità, quelle che hanno potuto fare le donazioni del plasma corrispondo a una percentuale che si aggira intorno al 14-15%”.
Nuova iniziativa
Durante la conferenza, Filippo Rigo, Consigliere regionale ha spiegato la nuova iniziativa pensata per tutti coloro che donano il plasma:
“Da oggi fare del benne, come donare plasma, è una cosa che può salvare molte vite. E questo diventa un’iniziativa buona, grazie alla generosità del Consorzio Grana Padano che oltre ad essere una delle eccellenze italiane conosciute nel mondo, che rendono l’Italia fiera ed orgogliosa, il Conssorsio si distingue per la sensibilità e generosità. L’iniziativa prevede che da oggi i donatori di Plasma Iperimmune riceveranno in omaggio una confezione di Grana Padano da un chilo. Un segno di come nonostante la crisi ci ha colpiti, le eccellenze si sono spese in maniera importantissima per andare incontro alla salute cittadini”.
Mai abbassare la guardia
Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità della Regione Veneto ha preso parte alla conferenza stampa e ha affermato:
“Credo che sia un momento bello, un momento di collaborazione e di integrazione forte tra attività ospedaliera sanitaria e il territorio. Ricordo che al 21 febbraio sarà un anno dal primo caso di Vo’ e poi la catena si è susseguita. Oggi la situazione è migliore, ci consolano i numeri ma non ci devono far abbassare la guardia, bisogna essere vigili, attenti, non pensare che sia finita ma che i comportamenti fanno la differenza. Abbiamo un piano vaccinale importante, dobbiamo essere pronti e presenti, l’unica arma è la vaccinazione ma c’è anche la cura e abbiamo visto che oggi si parla di monoclonali, cure che arriveranno come lo sblocco per gli anticorpi monoclonali da dare el momento in cui compaiono i primissimi sintomi. Il Veneto è stato un vero e proprio apripista con il plasma, abbiamo lanciato la campagna della donazione del plasma da parte delle persone che hanno avuto il Covid e sono guarite”.
Stefano Berni, Direttore Generale Consorzio Tutela Grana Padano ha concluso:
“L’idea di ringraziare con un pezzo di Grana Padano da un chilogrammo, dal valore non rilevante, è un modo per stimolare ed essere vicini alle persone. Il desiderio è quello di poterne donare tanto ma con le percentuali date in precedenza, 14-15% rispetto alle disponibilità non è molto alta 310 donatori su 3mila intenzionati purtroppo per quel che è il bisogno, è un numero limitato, in ogni caso più donatori ci sono più formaggio potremo donare e più saremo contenti. Noi riteniamo che i prodotti del territorio importanti che sono legati al territorio devono darsi da fare sulle emergenze quando ci sono, Grana Padanao l’ha fatto e lo sta facendo sempre”.