Minorenni minacciano con un coltello un giovane per rubargli la bicicletta e la giacca
Alla reazione della vittima i rapinatori hanno risposto con calci e pugni, sferrandogli anche un colpo al volto che gli ha provocato la rottura del setto nasale.
Nel pomeriggio di domenica 14 gennaio 2021, nel centro storico di Verona, i militari dell’Arma dei Carabinieri sono intervenuti su due episodi molto gravi, ovvero due rapine perpetrate nei confronti di tre ragazzi, tutti minorenni.
Un tentativo di rapina
Il primo episodio, apparso nell’immediatezza come un caso isolato, si è verificato nelle vicinanze di piazza Bra dove un gruppetto di minorenni hanno avvicinato un coetaneo con una banale scusa e dopo averlo circondato lo hanno colpito al volto, fortunatamente senza procurargli lesioni, ed hanno tentato di rubargli il borsello e l’I-Phone. Fortunatamente la giovane vittima è riuscita a scappare senza subire ulteriori conseguenze e senza che i rapinatori riuscissero nel loro intento.
La minaccia con il coltello
Il gruppo a questo punto si è spostato in zona Arco dei Gavi dove hanno individuato altri 2 giovanissimi, uno dei quali stava conducendo a mano la sua bicicletta e con le stesse modalità usate poco primo lo hanno fermato, minacciandolo con un coltello gli hanno chiesto la bicicletta e la giacca di marca che indossava. Alla giusta reazione della vittima i rapinatori hanno risposto con calci e pugni, sferrandogli anche un colpo al volto che ha provocato allo stesso ben 25 giorni di prognosi per la rottura del setto nasale.
Infine, dopo averlo colpito con un pugno alla pancia, hanno sottratto anche al secondo giovane, che aveva assistito alla rapina, il giaccone che indossava, per poi scappare per il centro storico facendo perdere le loro tracce.
Le indagini
La gravità degli eventi ha dato avvio a serrate indagini da parte dei militari della Stazione di Verona Principale che, dopo aver ricostruito l’intera vicenda, hanno raccolto numerose fonti di prova, anche attraverso molteplici testimonianza, giungendo così all’identificazione degli autori delle rapine che fortunatamente non sono state perpetrate da tutto il “gruppo” ma solo da alcuni appartenenti ad esso.
Le risultanze investigative raccolte hanno permesso alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia di richiedere tempestivamente la misura cautelare del collocamento in comunità, accordata dal competente Giudice per le Indagini Preliminari.
I due minorenni, residenti nella provincia di scaligera ma abitualmente frequentatori del centro storico della città, sono stati condotti, nella mattinata odierna, in due diverse comunità per minori del Veneto dove avranno l’obbligo di permanervi e di rispettare le regole vigenti, altrimenti per loro si potrebbero aprire le porte del carcere minorile. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se i sottoposti alla misura siano responsabili di ulteriori reati commessi ai danni di coetanei.