PM10, prosegue l'allerta arancione per altri quattro giorni
Il provvedimento si aggiunge alle misure preventive antismog già in vigore sul territorio comunale.
Resta in vigore fino a lunedì 1 marzo 2021 compreso il divieto di circolazione per tutti i diesel euro 4 privati dalle 8.30 alle 18.30. Il perdurare dell'alta pressione che sta interessando tutta la Pianura Padana, ha mantenuto infatti i valori di Pm10 in città oltre il limite consentito.
PM 10, prosegue l'allerta arancione
Il Comune di Verona rimane quindi per altri 4 giorni nel livello di allerta 1 – arancio, scattato lo scorso lunedì 23 febbraio 2021, prima volta dall'inizio del 2021.
Vengono quindi mantenute le misure stabilite dall'Accordo di Bacino Padano, che permangono anche negli altri capoluoghi del Veneto, esclusa Venezia (che torna in allerta verde) e Belluno.
Restano in allerta arancio anche gli altri Comuni dell'agglomerato di Verona, ovvero Bussolengo, Buttapietra, Castel D'Azzano, Fumane, Grezzana, Lavagno, Mezzane di Sotto, Negrar, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, Sommacampagna, Sona, Villafranca.
I valori rilevati
Il Comune di Verona, e più in generale la Regione Veneto, conferma l'andamento di Piemonte e Lombardia. Peggiore la situazione in Emilia, dove le Pm10 hanno superato la soglia consentita in quasi tutto il territorio.
La stazione fissa al Giarol Grande ha registrato il superamento del valore limite giornaliero di PM10 fissato a 50 microgrammi/metro cubo per 6 giorni consecutivi (lunedì 22 febbraio la concentrazione di Pm10 era pari a 59 microgr/mc, martedì 23 febbraio 67 microgr/mc, mercoledì 24 febbraio 70 microgr/mc, giovedì 25 febbraio microgr/mc 95).
Il provvedimento si aggiunge alle misure preventive antismog già in vigore sul territorio comunale: il divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli benzina euro 0 e 1 e per i veicoli diesel fino agli euro 3; divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo), aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle; divieto di spandimento di liquami zootecnici.
Ridurre l'inquinamento
L'assessore all'Ambiente Ilaria Segala ha spiegato:
"Il bel tempo di questi giorni purtroppo non è alleato della qualità dell'aria. La nostra situazione è in linea con il resto della nostra provincia e con le altre regioni che aderiscono all'Accordo di Bacino Padano, come Piemonte e Lombardia, e tuttavia è migliore che in Emilia Romagna, dove le Pm10 hanno superato la soglia minima in quasi tutto il territorio regionale. Ricordo che questo è lo sforamento più tardivo registrato negli ultimi quattro inverni, segno che gli interventi strutturali attuati dall'Amministrazione a partire dal 2018 cominciano a dare i propri frutti. Il margine su cui lavorare è ancora ampio, dopo esserci concentrati per ridurre l'inquinamento dei mezzi di trasporto adesso è arrivato il momento di agire anche sugli impianti di riscaldamento. Pertanto le prossime azioni saranno concentrate a mitigare questo problema. Di recente abbiamo interpellato anche la Regione, chiedendo maggiori risorse e soprattutto specifiche per queste tematiche. Ciò di cui veramente abbiamo bisogno sono misure definitive e durature, come l'efficientamento energetico degli edifici, incentivi per il rinnovamento degli impianti termici".
E’ possibile essere aggiornati sul livello di allerta del PM10 utilizzando il servizio di messaggistica istantanea Telegram. Per accedere al servizio è sufficiente scaricare l'App Telegram sul proprio dispositivo e cercare dal motore di ricerca il canale 'Comune di Verona'.