Protocollo pilota spettacoli in Arena: Comune e Ministero della Cultura insieme per la ripresa
L’Arena, che è il più grande palcoscenico all’aperto del mondo, sarà un esempio per tutti per la ripresa degli spettacoli dal vivo.
Un protocollo pilota, con nuove capienze e regole, è quello che Comune di Verona e Ministero della Cultura predisporranno per garantire lo svolgimento degli spettacoli estivi in Arena, in primis il Festival Lirico, che a tutt'oggi sono sottoposti ai divieti dovuti all'emergenza sanitaria.
Protocollo pilota spettacoli in Arena
L’obiettivo è di avere certezze sullo svolgimento della stagione ma anche dar vita a un modello che da Verona possa essere adattabile anche negli altri "contenitori" culturali all’aperto d’Italia.
Subito dopo la conferma del ministro Dario Franceschini, il sindaco di Verona, Federico Sboarina gli aveva scritto per sottoporgli la specificità dell'Arena e del suo festival, i contatti sono proseguiti con il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e ora arriva il via libera definitivo. Sindaco e sottosegretario si sono accordati su come procedere.
Varie soluzioni al vaglio
Alla luce delle procedure già studiate l’anno scorso per l’edizione straordinaria dell’opera, che hanno dato le garanzie di sicurezza per spettatori e lavoratori, quest'anno si va oltre. Nel 2020, grazie al lavoro fatto, l'Arena era stata la prima in Italia a riaccendere la musica.
Quest'anno ci sono varie soluzioni al vaglio, con misure e regole che verranno implementate per aprire l’anfiteatro romano al maggior numero di spettatori possibile per serata.
Un protocollo, nella cui stesura saranno coinvolti anche i medici dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera, che verrà poi sottoposto al Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute. Più contributi, quindi, per garantire la massima sicurezza, sia del pubblico che di artisti e lavoratori.
Un esempio per tutti
L’anfiteatro ha una capienza di 13.500 persone, 20 arcovoli di entrata e uscita e si trova in una piazza pedonale che consente di gestire anche grandi numeri nel rispetto del distanziamento sociale.
“Se l’anno scorso siamo stati i primi a programmare e realizzare un festival, nonostante tutte le incertezze e le difficoltà, quest’anno daremo vita a un progetto pilota che potrà essere replicato dalle altre città italiane. L’Arena, che è il più grande palcoscenico all’aperto del mondo, sarà un esempio per tutti per la ripresa degli spettacoli dal vivo”.
Sboarina ha poi concluso:
“Pur con le sue peculiarità, delle quali dovremo ovviamente tenere conto per la stesura delle linee guida, sarà importante dimostrare come in uno spazio tanto capiente gli spettacoli si possono tenere in sicurezza. Ci sono varie soluzioni da approfondire per cercare di ottenere il maggior numero di spettatori per ogni serata. Come del resto abbiamo fatto l’anno scorso, facendo sentire forte e chiara la nostra voce. L’anfiteatro romano, tempio della musica riconosciuto a livello internazionale, sarà un faro. La stagione areniana per Verona è troppo importante, innanzitutto dal punto di vista culturale e poi per l’indotto che crea, a partire dalle migliaia di lavoratori che ne permettono la riuscita. Professionisti, artisti, maestranze che, da un anno, chiedono di tornare a lavorare”.