Anguille del Garda vietate per 5 anni, troppa diossina
Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla relazione finale redatta dall’Istituto zooprofilattico di Teramo

Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla relazione finale redatta dall’Istituto zooprofilattico di Teramo
Le anguille del Garda resteranno interdette al consumo, alla pesca e al commercio almeno fino al 2021, ovvero per altri cinque anni. Questo provvedimento, resosi necessario per l'inquinamento da diossine e policlorobifenili, è arrivato in seguito alla relazione finale redatta dall’Istituto zooprofilattico di Teramo.
Quest'ultima va ad aggiungersi e conferma, con oltre sei mesi di ritardo, ll'ordinanza firmata dal ministro della salute, Beatrice Lorenzin, di blocco totale per le anguille.
Lo stato delle anguille del Garda era già sotto la lente di studiosi e ambientalisti, come Marino Ruzzenenti, che non più tardi di due anni fa aveva affermato che il Pcb e le diossine sono «inquinanti indistruttibili» e, pertanto, vi è il rischio che i divieto di pesca dell'angilla del Garda «possa essere eterno».