Picchia e deruba una prostituta nella sua abitazione
Parte del materiale indebitamente sottratto è stato rinvenuto sotto un’auto parcheggiata nei pressi della quale il ladro stava cercando di nascondersi.
E' indagato per il reato di rapina aggravata il ventunenne romano intercettato sabato sera, intorno alle 21, dagli agenti delle Volanti, a seguito di segnalazione di rapina in un appartamento ai danni di una donna di nazionalità cinese.
Picchia e deruba una prostituta
Il provvedimento del fermo è scattato alla luce dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, imputabili al giovane che è stato riconosciuto dalla vittima e da un testimone come l’autore del reato.
Stando alle risultanze investigative, l’uomo si sarebbe introdotto nell’abitazione di una cittadina straniera nella quale, da quanto emerso, si svolgeva attività di prostituzione – dato sul quale la Polizia di Stato ha avviato ulteriori indagini.
All’interno, il ventunenne – per sua stessa ammissione interessato a consumare un rapporto sessuale – si sarebbe scagliato contro la donna, l’avrebbe afferrata per i capelli e spinta con forza a terra. Approfittando, poi, della fuga della ragazza – cui sono state diagnosticate contusioni guaribili in 7 giorni – il giovane avrebbe rovistato all’interno dell’appartamento e si sarebbe impossessato di alcuni suoi beni personali, oltre che di 270 euro.
Parte del materiale indebitamente sottratto – un cellulare, uno strumento per la misurazione dell’insulina, e alcune monete – è stato rinvenuto dagli agenti vicino alla zona del commesso delitto, sotto un’auto parcheggiata nei pressi della quale il ladro stava cercando di nascondersi.
E' stato arrestato
L’uomo è stato, infatti, intercettato dai due equipaggi delle Volanti inviati sul posto che, avvalendosi delle dettagliate descrizioni raccolte, hanno individuato il responsabile poco lontano da via Dora Baltea, luogo dove si era da poco consumata la rapina.
Il ventunenne, pluripregiudicato per reati specifici – l’ultimo dei quali commesso nell’ottobre dello scorso anno – è stato associato presso il carcere di Montorio, in attesa di essere ascoltato dal giudice che, questa mattina, ha convalidato il fermo.