Acqua case Agec di via Marin Faliero è a norma, le analisi di laboratorio lo confermano
Un monitoraggio extra predisposto per rassicurare i residenti e le attività commerciali, dopo l’allarmismo generato dalla comunicazione fatta dal consigliere comunale all’Ulss9.
Sono 24 i campionamenti fatti all’impianto idrico delle case Agec di via Marin Faliero, al Saval. In ognuno dei sei condomini sono stati controllati i punti di inizio e fine del percorso dell'acqua, sia per le tubature dell'acqua calda che di quella fredda.
Acqua case Agec di via Marin Faliero è a norma
Nello specifico, 12 prelievi all'ingresso dell’acquedotto nei palazzi e altrettanti all'interno degli appartamenti. La metodica utilizzata è stata quella dei prelievi cosiddetti 'distali', e cioè alle estremità per certificare quindi la salubrità dei punti intermedi.
Prelievi ed analisi, realizzati dal Laboratorio accreditato Lachiver Alimenti, secondo precisi metodi di campionatura e verifica, hanno confermato che l’acqua è conforme ai parametri di legge (decreto legislativo 31 del 2001) e, quindi, perfettamente a norma.
Monitoraggio extra predisposto per rassicurare i residenti
Un accertamento straordinario, quello voluto dal sindaco, quale autorità di salute pubblica, e commissionato da Agec, quale proprietario dei palazzi e responsabile della qualità dell’acqua e degli impianti all’interno degli edifici. Un monitoraggio extra predisposto per rassicurare i residenti e le attività commerciali, dopo l’allarmismo generato dalla comunicazione fatta del consigliere comunale Federico Benini all’Ulss9. Un reclamo inviato lo scorso 25 marzo, nel pomeriggio, e protocollato la mattina seguente che parla, non solo di un ‘referto raccapricciante’ su un campione prelevato dallo stesso consigliere e fatto analizzare privatamente, ma anche di ‘acqua di un colorito non trasparente’ e di una ‘criticità già segnalata all’amministratore di condominio che va avanti addirittura da alcuni anni’.
Agli atti, invece, non risultano lamentele o segnalazioni fatte dagli inquilini degli appartamenti e dai commercianti allo Studio Mantelli, che dal 2014 è amministratore del complesso immobiliare. Dai verbali delle riunioni di condominio, infatti, non emerge sia mai stata sollevata alcuna problematica relativa all’acqua potabile, sia dei 48 appartamenti che degli spazi commerciali al piano terra. Così come, prima del 2014, agli atti non c’è nessuna segnalazione.
Analisi effettuate sia sull’acqua calda che su quella fredda
Sono partite comunque le controverifiche immediate di Agec, il giorno stesso del protocollo del reclamo. I prelievi effettuati da un tecnico campionatore di Lachiever, accompagnato da personale Agec, sono stati realizzati all’interno dei medesimi civici segnalati dallo stesso Benini, ossia il 9, 17, 23, 31, 43 e 55.
Per ogni civico è stato preso un campione sia all’ingresso dell’acquedotto, sia negli appartamenti, per verificare eventuali difformità o cambiamenti dell’acqua lungo il percorso. Senza, quindi, dover passare di casa in casa. Le analisi, inoltre, sono state effettuate sia sull’acqua calda che su quella fredda, in quanto provenienti da tubature differenti. Gli esami sia chimici che microbiologici hanno confermato che:
"I campioni sono risultati tutti conformi alla vigente normativa, decreto legislativo 31 del 2001 relativo alle acque destinate al consumo umano. Unica eccezione, un prelievo fatto al di fuori degli appartamenti privati sul quale è stata richiesta un’ulteriore analisi, risultata poi ampiamente dei limiti di legge".
Come vuole la prassi, nel caso del risultato fuori limite si è proceduto immediatamente al secondo prelievo, che invece era a norma. Si è trattato quindi di un fattore occasionale.
Direttamente negli spazi comuni delle case di via Marin Faliero, hanno dato i dettagli delle analisi effettuate il sindaco Federico Sboarina, il presidente di Agec Maurizio Ascione e il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, per la parte di competenza sull'acquedotto. E rassicurato residenti ed esercenti presenti. Era presente anche il direttore gestionale del Laboratorio Lachiver Alimenti Emanuele Brendolan Rui. Il primo cittadino ha spiegato:
“Quanto successo è inaccettabile. Il rapporto di Lachiver, laboratorio accreditato che ha operato secondo i protocolli, infatti ha smentito il presunto allarme e confermato che tutto è a norma. La qualità dell'acqua nei condomini di via Faliero è in regola. Sono temi, quelli che riguardano la sicurezza dei cittadini, sui quali serve serietà e non improvvisazione. Chi ricopre un ruolo istituzionale, come un consigliere comunale, deve essere dalla parte dei cittadini e tutelare la salute pubblica, non può permettersi di fare strumentalizzazioni, generando paure. Le famiglie e le attività economiche sono già in grande difficoltà per il Covid, così sono state doppiamente allarmate. Verificheremo se ci sono gli estremi per procedere alle vie legali per procurato allarme. Davanti all'eventualità di un pericolo per la salute dei residenti, un amministratore pubblico deve agire secondo la legge e non secondo la propaganda. Non ci si improvvisa controllori, con campioni presi in proprio e non da tecnici di laboratorio, senza nemmeno specificare da dove proviene l’acqua”.
Ascione ha spiegato:
“Ci siamo immediatamente attivati per verificare se quanto segnalato fosse vero, visto che negli anni non avevamo agli atti alcuna lamentela. Attraverso un laboratorio accreditato abbiamo fatto intervenire i tecnici specializzati ed effettuato campioni sia all’inizio dell’acquedotto dei diversi civici, che negli appartamenti più distanti, proprio per avere un monitoraggio completo. E, come immaginavamo, il problema non sussiste. Triste che un cittadino, che per di più è consigliere comunale, invece che supportare e collaborare con le aziende pubbliche crei allarmismo tra le persone”.
Mantovanelli ha concluso:
“Non si è mai evidenziata alcuna problematica chimica per le acque prodotte dalla centrale che alimenta la zona, né dalle analisi di Acque Veronesi, né dalle verifiche periodiche di Ulss. Possiamo quindi rassicurare tutti i cittadini in merito alla qualità dell’acqua di rete, che è costantemente controllata. E’ inaccettabile che per una strumentalizzazione politica si faccia disinformazione su un tema delicato come quello della salute pubblica. Trovo che sia una mancanza di rispetto, non solo verso i veronesi, ma anche nei confronti delle centinaia di lavoratori che vedono infangata la propria professionalità e la propria Azienda a fini propagandistici”