‘Ndrangheta in provincia di Verona

Maxi processo “Taurus”: "Delitti di stampo mafioso, Regione Veneto ha diritto di essere risarcita"

In caso di reati di matrice mafiosa è l’intera collettività locale a subirne le gravissime conseguenze.

Maxi processo “Taurus”: "Delitti di stampo mafioso, Regione Veneto ha diritto di essere risarcita"
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Processo Taurus, il giudice ha sancito il principio che la Regione del Veneto ha diritto ad essere risarcita in caso di delitti di stampo mafioso commessi nel suo territorio.

Maxi processo “Taurus”

L’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova, patrocinante della Regione del Veneto nel maxi processo “Taurus”, ha comunicato che la Regione Veneto ha diritto di essere risarcita in caso di delitti di stampo mafioso commessi nel proprio territorio. Pinelli ha spiegato:

"All’esito dell’udienza preliminare del maxi processo c.d. 'Taurus' - relativo alle infiltrazioni mafiose nella provincia di Verona – il giudice, Luca Marini, ha infatti confermato il principio di diritto secondo cui in caso di reati di matrice mafiosa è l’intera collettività locale a subirne le gravissime conseguenze, pregiudicando anche l’immagine dell’Ente, in questo caso la Regione Veneto, costantemente impegnata nel contrasto alla criminalità organizzata".

Condannati gli imputati

L’attività investigativa avviata nel 2013 per poter ricostruire il traffico di stupefacenti diretto verso il Veneto e poi ampliata per accertare l’eventuale presenza di strutture di ‘Ndrangheta, hanno permesso di individuare gravi elementi di responsabilità in ordine ad una strutturata consorteria ‘ndranghetistica stanziata a Sommacampagna dal 1981, riconducibile alle famiglie Gerace, Albanese, Napoli, Versace che sono originarie della piana di Gioia Tauro (RC) e che hanno anche delle ramificazioni in diversi comuni della Provincia di Verona: Villafranca, Valeggio sul Mincio, Lazise e Isola della Scala. L'avvocato Pinelli ha spiegato:

"Il Giudice ha condannato pressoché tutti gli imputati che hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, rinviando a giudizio gli altri che non hanno optato per riti alternativi, fissando la prima udienza dibattimentale del processo avanti il Tribunale di Verona per l’udienza dell’8 novembre p.v".

Gli imputati sono stati inoltre condannati in solido a risarcire tutti i danni subiti dalla Regione Veneto, costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Fabio Pinelli, riconoscendo in favore dell’Ente una provvisionale immediatamente esecutiva pari a complessivi 500.000 euro.

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