Incendia la casa per punire la moglie e ammazza il loro bambino

La tragedia di Sabbioneta a pochi giorni dal 25 novembre, giorno simbolo contro la violenza.

Incendia la casa per punire la moglie e ammazza il loro bambino
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Incendia la casa per punire la moglie e ammazza il loro bambino. La tragedia di Sabbioneta a pochi giorni dal 25 novembre, giorno simbolo contro la violenza.

Incendia la casa a Sabbioneta

Come riporta il Giornale di Mantova, è accaduto ieri, 22 novembre. Un incendio è divampato in un’abitazione privata a Sabbioneta. I soccorritori sono intervenuti e hanno trovato un bambino di 11 anni in arresto cardiaco. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale Oglio Po.

Il terribile retroscena

Già ieri si sospettava una natura dolosa del rogo. Oggi la terribile verità: è stato Gianfranco Zani ad appiccare l’incendio della casa per ritorsione nei confronti della moglie Silvinka, di origini slovacche. I due erano separati e il giudice aveva stabilito l’allontanamento del 53enne per reiterate violenze nel nucleo famigliare: non poteva avvicinarsi meno di 100 metri da donna e figli, il ragazzino deceduto e altri due fratelli.

Prima ha cercato di investirla

Sembra che Zani abbia prima cercato di investire con l’auto la moglie, che è riuscita a sfuggire, ha preso dalla casa il figlio più piccolo ma non s’è accorta del fratello poi morto nell’incendio, che si trovava in un’altra ala dell’abitazione. Il papà omicida sembra abbia dichiarato agli inquirenti che non sapeva della presenza del ragazzino quando ha appiccato le fiamme.

Ritrovato in un bar a Casalmaggiore

La Polizia lo ha trovato in un bar alle porte del paese a Casalmaggiore non molto dopo la tragedia e ora si trova in carcere. La famiglia era seguita dai Servizi sociali: a giugno Zani aveva mandato in ospedale il figlio di 17 (che ieri s’è salvato perché era in oratorio), a settembre era finita di nuovo al Pronto soccorso tutta la famiglia, la madre, i figli di 11 e 17 anni e anche il terzo fratello di 4.

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