Tavolo al Mimit

Le parti al tavolo del Mimit che discute il futuro del gruppo Riello in Italia

Sindacati per nulla soddisfatti delle risposte ricevute e del futuro aziendale ancora nebuloso a Verona e Treviso

Le parti al tavolo del Mimit che discute il futuro del gruppo Riello in Italia

Si è tenuto ieri mattina, 25 novembre 2025, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), un tavolo che aveva per oggetto il gruppo Riello dal quale dipendono 1.300 persone circa, delle quali 600 in fra Verona, Lecco e Treviso.

Il tavolo è stato richiesto da Fim Fiom Uilm, presente con la delegazione aziendale guidata da Mario Cao, oltre ai rappresentanti delle Regioni Veneto e Lombardia, la provincia di Lecco ed il Sindaco di Legnago.

Precisano i sindacati

Il tavolo aveva lo scopo di monitorare l’operazione di cessione di un gruppo strategico tanto per il Paese, quanto importante per i lavoratori, ma avrebbe prodotto esiti di scarso rilievo.

“Oggettivamente – dice la parte sindacale – ciò che è emerso dalla breve relazione, ricalca quanto già noto e riporta genericamente l’interessamento da parte di soggetti terzi non nominati, a presentare offerte vincolanti, il tutto condito da enunciazioni di principio sulla necessità di sviluppo industriale e sulle preoccupazioni in ordine alla salvaguardia occupazionale”.

Insomma, al tavolo la delegazione di Fim Fiom Uilm, ha ribadito che le informazioni date sono scarse se non prive di elementi di garanzia, dato che le proposte ricevute da Carrier non sarebbero vincolanti, né esaustive.

Con il loro formale comunicato, Fim Fiom Uilm, esprimono forte preoccupazione sul futuro del gruppo.

Dal canto suo, il Ministero ha confermato la rilevanza del tavolo, al fine di proseguire il confronto con tutti i soggetti interessati ed ha fissato un ulteriore incontro per il 18 dicembre 2025.

Il Ministero: necessario un rilancio industriale effettivo

Il Ministero, peraltro ha ribadito che la necessita di un rilancio industriale effettivo, garantendo la continuità produttiva e la salvaguardia occupazionale ed ha ricordato che “Carrier”, per ora sola interessata,  ha l’obbligo di presentare la notifica relativa al “golden power”, vista la natura strategica del settore in cui Riello opera per gli interessi nazionali.

Momento di confronto al tavolo del Mimit

Alle legittime perplessità dei sindacati, il dirigente del Mimit, Mattia Losego, ha risposto che di fronte a un asset strategico per il Paese:

“Il Governo può essere per “Carrier” un alleato decisivo, ma anche il peggior nemico se non verranno garantiti gli interessi strategici del Paese che riguardano soprattutto l’occupazione”.

Il tavolo ministeriale sarà riconvocato non appena le offerte diventeranno vincolanti ed il progetto industriale sarà più chiaro.

Quello del 18 dicembre, insomma, sarebbe un incontro di aggiornamento durante il quale si attendono più precise informazioni da parte dei potenziali acquirenti.