Una storia vera di «Pane secco e Avemarie»

La storia di una giovane autrice di Bussolengo, Valentina Nicolis, e del suo libro Pane secco e Avemarie. Due militari italiani nei lager nazisti.

Una storia vera di «Pane secco e Avemarie»
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La storia di una giovane autrice di Bussolengo, Valentina Nicolis, e del suo libro Pane secco e Avemarie. Due militari italiani nei lager nazisti.

Valentina Nicolis di Bussolengo, è la giovane autrice del libro «Pane secco e Avemarie. Due militari italiani nei lager nazisti», un testo narrativo che raccoglie le vicende, simili e diverse allo stesso tempo, di due futuri amici durante la Seconda Guerra Mondiale: Enrico Bertolini, nonno materno dell'autrice, che all'età di vent'anni fu catturato nei pressi di Atene, dopo l'armistizio del settembre 1943, diventando un Imi (Internato Militare Italiano) e Pompeo Montresor che solo in seguito al rimpatrio, quando divenne presidente della sezione Anei di Bussolengo conobbe il compaesano Bertolini.

L’amicizia tra i due, nata sulla base della complicità che poteva esserci solo tra chi ha vissuto momenti tanto duri e unici, consentirà di lasciare in testimonianza memorie che permetteranno all'autrice di raccontare le vicissitudini a cui i protagonisti furono destinati.

«Il libro racconta una storia vera - spiega Valentina - anzi le vere storie di due giovani alle prese con la guerra. Ho iniziato a interessarmi all'argomento grazie ai racconti di mia nonna che mi teneva compagnia parlandomi del nonno, mai conosciuto, e di quelle terribili esperienze di guerra». La scrittura quindi, come strumento di testimonianza e riflessione.

«Il libro riporta storie di due cittadini di Bussolengo e l'ho ritenuta un'ottima possibilità per farli conoscere meglio ai suoi cittadini».

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