A Verona e provincia la quota più alta dei medici di pronto soccorso neo assunti
Sono 118 i posti messi a bando con contratto a tempo indeterminato destinati a specialisti in medicina dell’emergenza e dell’urgenza: 21 nel veronese

La “Azienda Zero”, l’ente di governance della sanità veneta che si occupa, tra l'altro, della gestione dei concorsi per l’assunzione di nuovi medici da destinare agli ospedali della nostra Regione, ha bandito un concorso per 118 posti con contratto a tempo indeterminato, destinati ad altrettanti medici specialisti in medicina dell’emergenza e dell’urgenza, altrimenti detti di pronto soccorso.
Personale fidelizzato e maggiori economie
Con queste assunzioni la Regione intende archiviare definitivamente la stagione dei cosiddetti “medici e gettone”, assumendo direttamente il personale necessario a garantire il funzionamento dei pronto soccorso, senza ricorrere con appalti alle cooperative di medici che, pur garantendo la continuità di uno dei segmenti più importanti e delicati del servizio sanitario, comportavano per le casse regionali un esborso esorbitante.
Come evidenzia il Sindaco di Soave Matteo Pressi (nella foto di copertina), componente del comitato dei Sindaci dell’ULSS 9:
“Dal 31 luglio è entrato in vigore il decreto statale che limita fortemente la possibilità di ricorrere ai cosiddetti gettonisti. Ora lo scenario cambia: mettendo fuori legge la pratica dei medici a gettone, per i sanitari stessi tornerà più appetibile il posto fisso in ospedale".
L'occasione è stata presa al balzo dalla Regione, che il 14 agosto ha pubblicato l’apposito concorso e che vede una notizia positiva per Verona.
Come evidenzia Pressi: è Verona il maggior destinatario
“Il sistema sanitario regionale si compone di 12 enti: nove Ulss, due aziende ospedaliere universitarie integrate (Verona e Padova) e l’istituto oncologico di Padova. Su 118 posti messi a bando, ben 21 sono destinati a coprire le esigenze di medici per i pronto soccorso dell’Ulss 9 Scaligera (San Bonifacio, Legnago, Bussolengo e il punto di primo intervento di Malcesine) e degli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma. Verona e i suoi enti ospedalieri sono quindi il principale destinatario di questo nuovo turno di assunzioni.
Ora, l’auspicio è che i concorsi non vadano più deserti, poiché molti gettonisti – se vogliono lavorare in questo ambito – potranno solamente accettare il posto di lavoro pubblico”.