Aveva 84 anni

Addio a "Tita" Perbellini, rinomato pasticcere veronese noto per la millefoglie “Strachin”

Il presidente Zaia: "Lascia un’importante eredità"

Addio a "Tita" Perbellini, rinomato pasticcere veronese noto per la millefoglie “Strachin”
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Si è spento all'età di 84 anni Giovanni Battista Perbellini, celebre pasticcere nato a Bovolone, nel Veronese, noto soprattutto per due dolci: la millefoglie Strachin e l'Offella d'Oro.

Addio a "Tita" Perbellini, rinomato pasticcere veronese

Nato a Bovolone, Giovanni Battista Perbellini era una figura storica nel mondo della pasticceria internazionale.

Era titolare dell'omonima azienda di famiglia, fondata ben 152 anni fa e sita in via Vittorio Veneto, nonché famosissimo per la sua millefoglie Strachin e l'Offella d'Oro.

"Tita", così soprannominato, si è spento all'età di 84 anni a causa di alcune complicazioni seguite ad un infortunio che ha peggiorato le sue già fragili condizioni di salute.

Giovanni Battista Perbellini

Il cordoglio del presidente Zaia

Anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha voluto omaggiare, in un post su Facebook, lo straordinario pasticcere e imprenditore veronese.

"Ha dedicato un'intera vita professionale all'arte pasticciera, innovando i saporti classici con tecniche moderne, sempre senza perdere le proprie radici.
Il suo ricordo rimarrà impresso in tutti coloro che hanno apprezzato la sua straordinaria arte, di cui lascia un’importante eredità."

La storia della pasticceria

Era il 1891 quando Giovanni Battista, lavorando il Nadalin – antico dolce Natalizio veronese a forma di stella a 8 punte, progenitore del pandoro – creò quello che più tardi divenne un successo indiscusso, rinomato ancora oggi in tutto il mondo: l’Offella d’Oro, una pasta lievitata dolce a cui aggiunse una granella di mandorle in superficie per esaltarne il sapore.

Nel 1900, poi, Giovanni Battista decise di spostarsi a Bovolone, dove aprì una propria attività in centro paese chiamata “Caffè Pasticceria Commercio Perbellini”.

Nel 1909 nacque Ernesto, che sin da ragazzino imparò l’arte pasticcera dal padre, proseguendo così l’attività famigliare con imprenditorialità e inventiva. Sono infatti sue creazioni il Dolce Dorato e la Millefoglie Strachìn, realizzata con una crema soufflé che dopo alcuni minuti inizia ad afflosciarsi (in dialetto la se stràca, si stanca, da qui il nome “strachìn”).

Millefoglie Strachìn

La pasticceria decise di allargarsi e di trasferirsi in via Vittorio Veneto, attuale sede dell’azienda. È durante quegli anni che entrano in affari i figli di Ernesto, partendo da Giovanni Battista ed Enzo e in seguito anche da Flavio.

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