Annunciati oltre 70 licenziamenti alla Sunlight di Colognola ai Colli: tanta la paura tra i dipendenti
Organizzato per martedì 12 novembre 2024 da Fim Cisl e Fiom Cgil uno sciopero con presidio e l’incontro col tavolo di crisi della Regione
Giovedì 7 novembre 2024 l'azienda di Colognola ai Colli Sunlight European Battery Assembly ha comunicato tramite Pec alle organizzazioni sindacali l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per cessazione dell’attività. Un annuncio che significa perdita dell'impiego per 78 lavoratori: 73 a tempo indeterminato, 1 a tempo determinato e 4 lavoratori in somministrazione.
Annunciati oltre 70 licenziamenti alla Sunlight di Colognola
“Giovedì è arrivata questa Pec inaspettata – ha dichiarato Martino Braccioforte, segretario generale Fiom Cgil Verona - dove si dichiara la volontà di chiudere il sito, di non voler utilizzare gli ammortizzatori sociali e di esperire la procedura in 120 giorni”.
Una mail certificata gelida quanto inattesa per dire ai lavoratori che lo stabilimento chiude senza nessuna avvisaglia ne possibilità di discussione.
E’ quanto successo a Colognola ai Colli nell'est veronese: Sunlight, multinazionale greca che produce batterie, ha avviato così il licenziamento collettivo per il 73 dipendenti, che arrivano ad un'ottantina con i tempi determinati.
“Si sta decidendo di massimizzare la marginalità – prosegue Braccioforte - centralizzando la produzione in Germania, fregandosene della responsabilità sociale che un'impresa dell'avere sul territorio. Questa azienda ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali un rinnovo di contratto aziendale qualche mese fa.
Ecco perché rimaniamo basiti da una mail con quei contenuti e come organizzazioni sindacali chiediamogli l'immediato intervento della politica per far rispettare sul nostro territorio 80 famiglie da questo atto provocatorio di una multinazionale”.
Martedì 12 novembre lo sciopero
Il gruppo Sunlight, leader nel settore delle soluzioni per l’accumulo energetico con sede in Grecia, ha utilizzato la filiale veronese per espandersi nel mercato dell'Europa nordoccidentale, con la promessa di supportare l'occupazione locale.
Oggi, con la paventata chiusura, i sindacati chiedono alla multinazionale di fare un passo indietro e di ritirare immediatamente la procedura di licenziamento collettivo, evitando una crisi che potrebbe pesare duramente sulla comunità lavorativa locale.
Proprio per questo Fim Cisl e Fiom Cgil hanno dichiarato uno sciopero con presidio di 4 ore davanti ai cancelli della Seba, in Via Strà 175, a partire dalle 11 di martedì 12 novembre 2024.
"Quella dell’azienda è una mossa che punta solo a fare profitto".
Sempre martedì, nel pomeriggio, i rappresentanti di Fim e Fiom saranno in Regione Veneto, all’Unità di Crisi di Veneto Lavoro.