Polemica

Bufera sulla ragazza "tavolino" al party del Consorzio Zai

Il vicesindaco di Verona ha scritto al presidente del Consorzio...

Bufera sulla ragazza "tavolino" al party del Consorzio Zai
Pubblicato:
Aggiornato:

Non sui temi, non sull’evento, non sulle posizioni politiche degli invitati, e nemmeno per, che si può dire, diverse fedi calcistiche. No, niente di tutto questo. Lo scontro a Verona, in queste ore, si gioca su un “campo” molto più delicato: le accuse di misoginia.

La ragazza "tavolino"

Un tema assai attuale, dopo “l’affaire” Giambruno, dopo quelle intercettazioni, quei fuori onda, che sono costati al giornalista la fine della sua relazione con la premier Giorgia Meloni (il rapporto era già in crisi da anni) e, forse, anche il tramonto (per il momento) della sua carriera professionale sulle reti Mediaset. Insomma, misoginia, o presunta misoginia, ma questo è il focus.

E Verona, purtroppo, è diventata, in queste ore, la vetrina di questa discussione. Complice una serata di gala quella di giovedì 19 ottobre 2023, i 75 anni del Consorzio Zai, in Palazzo della Gran Guardia, un compleanno dell’ente che si occupa, tra le altre cose, di favorire lo sviluppo dell'economia veronese: come ente istituzionale a base territoriale ha compiti di pianificazione urbanistica e di propulsione allo sviluppo globale del territorio e dell'economia.

Il party e le polemiche

Una festa, si diceva, con la musica, interrotta solo dal tintinnio di calici, il buffet, i giochi di luce, la bellezza dei fiori. Tutto normale, direte voi. E invece no. Perché a un certo punto, una ragazza ha fatto ingresso in sala. Con un vestito, un po’ particolare… In pratica il costume fungeva da tavolino per portare tra gli ospiti dei calici di vino. Una donna tavolino, hanno pensato alcuni degli ospiti.

E tanto è bastato per una potente levata di scudi, per gridare alla misoginia con tanta indignazione. Tra i presenti, in pratica mezza Giunta comunale, l’assessore Barbara Bissoli ha preso carta e penna e ha scritto al presidente del Consorzio, quasi un giorno dopo l’evento, per un incontro ufficiale. Da parte del Consorzio, però, al momento non ci sono state prese di posizione ufficiali…

“Un’oggettivazione della donna che va ad alimentare una cultura misogina e patriarcale che, con grande impegno, stiamo cercando di eliminare. Una scena irrispettosa alla quale ci auguriamo di non dover mai più assistere, in questa forma o in altre.” - ribadisce la vicesindaca Barbara Bissoli aggiungendo che – “A tal proposito, è nostra intenzione istituire un codice di condotta per gli enti ‘collegati’ al Comune di Verona, nella direzione di tutelare la dignità di tutte e tutti, nonché di promuovere la cultura del rispetto e la parità di genere in tutte le sue sfaccettature, soprattutto laddove è messa a rischio da atteggiamenti e scelte inadeguate”.

La lettera si conclude con la richiesta di un incontro per discutere di quanto accaduto e per provare, insieme, ad intraprendere un percorso di cambiamento nella direzione che tutte e tutti auspicano.

Seguici sui nostri canali