I dati

Calano le immatricolazioni degli autobus: Verona maglia nera

La provincia ha un parco giovane: un mezzo su 5 ha massimo 5 anni.

Calano le immatricolazioni degli autobus: Verona maglia nera
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Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada.

Calano le immatricolazioni degli autobus

Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Veneto, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro (Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI) del parco circolante in Regione e nelle singole province.

Verona maglia nera

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Il Veneto si muove in linea con il resto d’Italia e segna una diminuzione del 17,5% rispetto al 2019. Con 542 nuove immatricolazioni, Verona chiude in negativo a -21,2%.

Per il trasporto persone, le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). Meno incisivo il calo del Veneto che con 307 nuove targhe segna -11,3%. Tra le province la situazione è altalenante: Verona è la città col segno negativo più importante (-64,6%).

Alimentazione bus, a Verona metano a 11,8%

Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Anche in Veneto sul podio al primo posto c’è il gasolio (93,3%) ma il benzina lascia spazio al metano, che si piazza sul secondo gradino (2,75% vs 2,64%). Ibrido ed elettrico hanno quote pressoché irrilevanti (0,14% e 0,07%). A Verona le fonti ibride ed elettriche si stanziano a 0,1%, il metano a 3,8% e il benzina a 2,6%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio resta la fonte in assoluto più diffusa anche in Veneto, dove scende a 90,3%, mentre il metano arriva a 8,4%. L’ibrido rimane sotto lo 0% e l’elettrico non supera lo 0,3%, stessa quota del benzina. A Verona ben l’11,3% degli autobus è a metano, l’88,4% a gasolio. Le altre fonti si attestano sullo 0,1% tranne l’ibrido, a 0%.

A Verona un bus su 5 ha massimo 5 anni

La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). In Veneto si mantiene all’incirca la stessa classifica, ma al terzo posto troviamo la fascia dai 5-10 anni (15,5%). Verona ospita solo l’8,3% di autocarri di oltre 30 anni e ben il 22,3% di mezzi di massimo 5.

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Veneto la fascia più recente sale a 23,1%, mentre quella dei veicoli più datati si abbassa a 17,8%. La provincia di Verona ha un parco complessivamente giovane con la quota di bus ultraventennali a 18,1% e quella di bus di massimo 5 anni al 20,6%.

A Verona più del 41% del parco autobus è Euro 5 e 6

Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). In Veneto invece gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono molto al di sotto della quota di Euro 5 e 6 (26% vs 36,1%). Verona è la provincia meno inquinante e ha il 37,5% di classi recenti contro il 24,6% di Euro 0, 1 e 2.

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione il 22,5% è Euro 0, 1 e 2, mentre le classi meno inquinanti sono il 41,3% del totale. A dimostrazione di quanto detto sopra, a Verona gli Euro 5 e 6 sono il 41,7% e sorpassano di gran lunga le categorie obsolete (21,7%).

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