Dallo scorso lunedì 8 settembre 2025, il colonnello Claudio Papagno è stato nominato nuovo comandante provinciale dei Carabinieri di Verona, subentrando al colonnello Francesco Novi.
Cambio al vertice dei Carabinieri, a Verona arriva il colonnello Claudio Papagno
Dopo tre anni trascorsi a Catania, dove ha guidato il Reparto Operativo nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, Papagno torna in Veneto, regione che conosce già per aver comandato in passato la Compagnia di Treviso.
Il nuovo comandante ha incontrato il prefetto Demetrio Martino per affrontare i principali temi di attualità e ha fissato le sue priorità: rafforzare la sicurezza e, soprattutto, la percezione di sicurezza dei cittadini, invitandoli a mantenere la fiducia nelle istituzioni.
Un curriculum tra legalità e missioni internazionali
Entrato nell’Arma nel 1996 dopo gli studi alla Scuola Militare “Teulié” di Milano, Papagno ha completato la formazione all’Accademia di Modena e alla Scuola Ufficiali di Roma, laureandosi in Giurisprudenza (La Sapienza) e in Scienze della Sicurezza interna ed esterna (Tor Vergata).
La sua carriera lo ha portato a ricoprire incarichi in contesti difficili: dal Nucleo Operativo di Palermo – Piazza Verdi alla guida delle Compagnie di Treviso e Napoli Stella, con competenza su quartieri complessi come Scampia, Forcella, Secondigliano e Sanità. A Catania ha diretto indagini contro sodalizi mafiosi, narcotraffico e reati predatori, ricevendo riconoscimenti dalle istituzioni e diversi encomi dall’Arma.
Accanto alle attività sul territorio, Papagno ha svolto incarichi di Stato Maggiore presso il Comando Generale dell’Arma, occupandosi di cooperazione internazionale, missioni all’estero e sicurezza delle rappresentanze diplomatiche italiane. Ha inoltre maturato esperienze in Bosnia, Kosovo e all’interno di EUROGENDFOR, il corpo di gendarmeria europea.
Il colonnello ha frequentato corsi di specializzazione alla NATO School in Germania e il prestigioso 136° Senior Course del NATO Defence College, concluso con onori. È stato docente universitario sui temi del diritto internazionale umanitario e relatore in diversi convegni in Italia e all’estero.