La decisione della Giunta

Capodanno nei quartieri a Verona: approvato il rimborso di 8 mila euro alle associazioni

Questa iniziativa ha consentito per il secondo anno consecutivo a oltre 600 cittadini di festeggiare il nuovo anno vicino alle loro case, insieme agli amici del quartiere

Capodanno nei quartieri a Verona: approvato il rimborso di 8 mila euro alle associazioni
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Venerdì mattina, 2 febbraio 2024, la giunta comunale di Verona ha dato il via libera al rimborso delle spese sostenute dalle associazioni per l'iniziativa di fine anno.

Capodanno nei quartieri a Verona

E' tempo di bilancio per le associazioni che, in collaborazione con il Comune, hanno organizzato il Capodanno nei quartieri. Questa iniziativa, voluta dall'Amministrazione, ha consentito per il secondo anno consecutivo a oltre 600 cittadini e cittadine veronesi di festeggiare il nuovo anno vicino alle loro case, insieme agli amici del quartiere, godendo di buon cibo, musica e balli.

Il tutto ad un costo notevolmente ridotto per i partecipanti, che hanno visto dimezzarsi la quota di partecipazione rispetto agli anni precedenti.

Approvato il rimborso di 8 mila euro alle associazioni

Rispetto all'edizione 2022 in Fiera (poi sostituita con le feste nei quartieri), dove la quota di partecipazione era di 50 euro, e agli anni 2018 e 2019, in cui i veronesi hanno pagato 40 euro per l'ingresso in Fiera, quest'anno ai partecipanti è stata richiesta una somma di soli 20 euro.

Questo ha portato a un notevole risparmio sia per i cittadini che per l'Amministrazione comunale. Il preventivo stimato per l'edizione 2022 in Fiera era di 137 mila euro, con una quota a carico del Comune di 80 mila euro, al netto delle entrate da parte dei partecipanti e degli sponsor.

Quest'anno, l'Amministrazione ha approvato il rimborso di 8 mila euro alle associazioni, contribuendo così al consuntivo delle spese sostenute per la festa del 31 dicembre. Queste spese includono gli allestimenti, l'acquisto delle materie prime per la preparazione della cena o il catering, e gli intrattenimenti musicali. Questa cifra è notevolmente inferiore rispetto agli anni precedenti, considerando anche l'effetto dell'inflazione sulle spese.

Per dare un'idea dei costi precedenti, nell'edizione 2018 del Capodanno in Fiera i partecipanti hanno pagato 40 euro, mentre il costo totale dell'evento è stato di 88 mila euro, con il Comune che ha sostenuto 40 mila euro. Nel 2019, il costo totale è salito a 91 mila euro, con una quota di 43 mila euro a carico del Comune. Se si fosse riproposto l'evento in Fiera nel 2022, il costo previsto sarebbe quasi raddoppiato, portando a 80 mila euro la cifra richiesta al Comune.

La consapevolezza dei costi eccessivi sia per i cittadini che per l'Amministrazione ha spinto verso la creazione di una nuova proposta che garantisse un rapporto qualità-prezzo migliore. Questo ha coinvolto le numerose associazioni operanti sul territorio, che hanno un contatto diretto con i residenti e conoscono le abitudini e i desideri dei quartieri.

“Ringraziamo ancora una volta le realtà del territorio che hanno condiviso con l’Amministrazione l’organizzazione e la gestione del Capodanno nei quartieri – commenta l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni-. Anche la seconda edizione dell’iniziativa è andata sold out, una grande soddisfazione per l’Amministrazione ma anche per le associazioni che si sono rese disponibili e hanno contribuito a rendere speciale l’ultima notte dell’anno per tantissimi cittadini veronesi offrendo un’opportunità di divertimento e socializzazione a pochi passi da case e ad un costo contenuto.

Il confronto con le edizioni passate, per nulla economiche sia per i cittadini che per il Comune, ci conferma la bontà di questa scelta, tant’è che siamo già al lavoro per il Capodanno 2024. La volontà, a grande richiesta,  è quella di aumentare i posti a disposizione, variare le proposte di intrattenimento e coinvolgere un maggior numero di associazioni che possano già contattare le Circoscrizioni di riferimento, queste ultime preziosissime per il successo dell’evento, alcune delle quali hanno contribuito anche con un finanziamento a copertura delle spese”.

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