Caro energia, ad Albaredo lampioni spenti: cittadini lanciano una petizione per riaccenderli
Il Comune di Albaredo d’Adige ha deciso di prendere una decisione drastica per cercare di riuscire a gestire i costi lievitati dell’energia elettrica.
Il caro energia colpisce tutti e il Comune di Albaredo d’Adige ha deciso di spegnere i lampioni da mezzanotte alle 6 per risparmiare sui costi. I cittadini non ci stanno e hanno dato il via a una petizione per chiedere di riaccenderli.
Ad Albaredo lampioni spenti per risparmiare sui costi
Cercare di risparmiare e ridurre i costi della bolletta. Il Comune di Albaredo d’Adige ha deciso di prendere una decisione drastica per cercare di riuscire a gestire i costi lievitati dell’energia elettrica. Da settembre infatti i lampioni sono spenti da mezzanotte alle 6 e non mancano le polemiche in paese tra i cittadini.
Numerose le persone che hanno palesato il proprio disagio derivante dalle strade totalmente buie dopo la mezzanotte. Si sa, l’illuminazione notturna in paese è anche un modo per cercare di disincentivare i comportamenti criminosi quali furti o aggressioni. Molti cittadini hanno anche ribadito che, se i lampioni sono spenti alla notte, viene meno anche l’utilità del sistema di videosorveglianza presente in paese.
Al via la petizione
I cittadini vogliono sentirsi più sicuri e non vogliono avere anche il timore di camminare al buio per rincasare oppure per raggiungere la propria auto. Senza dimenticare che, con i lampioni spenti, un pedone è meno visibile dalle auto questo potrebbe incrementare gli investimenti in paese.
E’ così partita una petizione per chiedere all’amministrazione di ripensarci e di ripristinare l’illuminazione tra le vie del paese. Cercando di far notare il problema della sicurezza e chiedendo al sindaco se è possibile tenere accesi i lampioni accesi almeno nel week end oppure di pensare a uno spegnimento in modo alternato.
Il sindaco Giovanni Ruta però ha fatto sapere che non si può spegnere i lampioni in modo alternato perché il sistema non lo consente. Il primo cittadino ha inoltre ribadito che i lampioni non sono a led e la previsione del costo dell’energia elettrica passa in un anno da 140 mila a 240mila euro.
L’amministrazione punta di riaccendere i lampioni regolarmente per la fine di ottobre dato che il Governo tra settembre e ottobre ha stanziato 30mila euro che, uniti ai risparmi avuti in questi mesi, permetteranno di far fronte allo squilibrio di bilancio registrato a causa dei costi dell’energia.