C'è anche un medico ricercatore veronese tra le 100 persone del TIME più influenti al mondo in campo sanitario
Si chiama Lorenzo Guglielmetti e ha 42 anni: nel 2025 ha pubblicato uno studio su tre nuove terapie farmacologiche orali per il trattamento della tubercolosi

Già di per sé, chiunque lavori in qualsiasi ambito sanitario dovrebbe ricevere quotidianamente più di un semplice attestato di riconoscenza da parte di tutti noi, per il semplice fatto di prendersi cura della nostra salute sotto ogni punto di vista. Ogni anno, tuttavia, ci sono medici e scienziati che si distinguono più degli altri per il loro lavoro, che può andare dalla ricerca e dallo studio, agli interventi diretti sul campo. Diversi sono gli enti e le testate del settore che riconoscono e premiano il loro operato e tra queste c'è anche TIME100 Health, la lista del TIME Magazine che annualmente celebra 100 persone che, in tutto il mondo, stanno avendo un impatto significativo nel campo della sanità.
Ebbene, nel 2025, nella pubblicazione che ha deciso di riportare in copertina il volto di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono stati citati anche i nomi di due italiani, uno dei quali è veronese. Stiamo parlando di Lorenzo Guglielmetti, co-ricercatore 42enne del progetto End Tb, il quale, nel 2025, ha pubblicato uno studio su tre nuove terapie farmacologiche orali per il trattamento della tubercolosi.
TIME100 Health, citato anche il veronese Lorenzo Guglielmetti
In particolare, lo studio del ricercatore 42enne ha riguardato quella forma di tubercolosi resistente alla rifampicina, cioè che non risponde ai principali trattamenti farmacologici. Guglielmetti, nel suo lavoro durato 15 anni e portato avanti con le Ong Medici senza frontiere, Partners In Health (Pih) e Interactive Research and Development (Ird), è riuscito a individuare tre terapie che si sono dimostrate efficaci con una riduzione dei tempi di trattamento ed effetti collaterali ridotti.
"Abbiamo proprio identificato tre nuove associazioni di farmaci - combinazioni di 4 o 5 farmaci, alcuni nuovi, altri più vecchi - che con un trattamento di 9 mesi permettono di avere degli ottimi risultati nel trattare la tubercolosi resistente alla rifampicina" ha dichiarato il 42enne ad AdnKronos Salute.
Attraverso questo trattamento sarà possibile aiutare le 410.000 persone colpite ogni anno da questo ceppo.

Per Lorenzo Guglielmetti, grande è stata la sorpresa nel vedere il suo nome citato tra le 100 personalità del TIME più influenti al mondo in ambito sanitario ne 2025, nella categoria "Catalysts" (Catalizzatori).
"Le malattie infettive mi hanno sempre ispirato - ha aggiunto il ricercatore -. E' molto soddisfacente trattarle, perché si riesce a vedere un risultato, si riesce a curare. Queste sono proprio le malattie delle disuguaglianze, delle fasce più marginali delle società, ma che hanno un impatto globale".
Guglielmetti, infatti, ha voluto evidenziare come la Tbc sia una malattia che spesso non si guadagna le prime pagine dei giornali, ma che, tra tutte le patologie, causa più morti ogni anno - 1,3 milioni di vittime - e più di 10 milioni di casi.
"Un problema di sanità pubblica enorme, la pandemia più antica, e siamo lontanissimi dall'averla sconfitta - ha riferito il 42enne ad AdnKronos Salute -. Penso dunque sia importante che si accendano i riflettori, specie in questa fase, con i tagli che sono stati fatti. Basti pensare che gli Stati Uniti hanno tagliato il 40% di tutti gli aiuti alla presa in carico della Tbc a livello mondiale".
Ora tornerà a Negrar
Dopo essersi specializzato in Malattie infettive all'università di Verona, Lorenzo Guglielmetti è partito per fare ricerca all'estero, in particolare a Parigi. Da più di 10 anni lavora con Medici Senza Frontiere, lavorando inizialmente come medico in missione.
"Dal 2017 mi sono impegnato in questo progetto EndTb, che mi ha permesso di viaggiare nei 7 Paesi in cui abbiamo condotto questi studi, e adesso siamo alla fine, stiamo chiudendo dopo 8 anni".
Dopo questo suo lungo girare per il mondo, però, ora è pronto a tornare in patria:
"Riparto dall'ospedale di Negrar, un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico specializzato nelle malattie tropicali, e continuerò la mia ricerca libera sulla Tbc, sempre inseguendo l'obiettivo di migliorare il trattamento".
Premiato anche un altro italiano
Oltre al veronese Lorenzo Guglielmetti, nella 100TIME Health è stato citato anche un altro italiano. Nella categoria "Leader", infatti, è comparso il nome di Francesco Rubino, responsabile della chirurgia metabolica e bariatrica al King's College di Londra. Nel 2024 ha guidato un gruppo di 50 esperti incaricati dalla rivista Lancet di ridefinire l'obesità come malattia. Obiettivo, migliorarne la diagnosi e il trattamento.
