Celebrazione 248° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza: il bilancio operativo a Verona e provincia
Cerimonia stamattina presso la Caserma «A. Martini», con il Colonnello t.ST Vittorio Francavilla, Comandante Provinciale di Verona.
Venerdì 24 giugno 2022, presso la Caserma «A. Martini», in occasione della ricorrenza della fondazione della Guardia di finanza, il Colonnello t.ST Vittorio Francavilla, Comandante Provinciale di Verona, alla presenza delle massime Autorità locali e di alcuni membri del Parlamento nazionale.
Celebrazione 248° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza: il bilancio operativo a Verona e provincia
Venerdì 24 giugno 2022, presso la Caserma «A. Martini», in occasione della ricorrenza della fondazione della Guardia di finanza, il Colonnello t.ST Vittorio Francavilla, Comandante Provinciale di Verona, alla presenza delle massime Autorità locali e di alcuni membri del Parlamento nazionale.
Gdf: impegno a "tutto campo" contro la criminalità e a tutela di cittadini e imprese
Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di finanza del Comando Provinciale di Verona ha eseguito 1.106 di interventi ispettivi e 662 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Contrasto delle frodi sui crediti d'imposta e dell'evasione fiscale
Le attività investigative e di analisi su un ammontare di circa 30 milioni di euro di crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica, svolte in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, hanno permesso di accertare frodi per oltre 15 milioni di euro. Sono stati individuati 77 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (alcuni dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 663 lavoratori in “nero” o irregolari.
Scoperti, inoltre, 26 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. I soggetti denunciati per reati tributari sono 221, di cui 8 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di 8,3 milioni di euro ed ingenti sono le proposte di sequestro tuttora al vaglio dell’Autorità giudiziaria.
I 34 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti hanno permesso di sequestrare oltre 12 mila chilogrammi di prodotti energetici. Nel medesimo settore è stata scoperta una frode fiscale che ha condotto all’arresto di 3 persone e all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo per oltre 79 milioni di euro.
358 sono, invece, i controlli in materia doganale sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza e ai fini C.I.T.E.S. sul controllo del commercio internazionale di specie animali e vegetali protette. Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di 107 kg di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 2 soggetti. Nel settore del gioco illegale e irregolare sono stati eseguiti 42 controlli riscontrando 7 violazioni, che hanno permesso di irrogare conseguenti sanzioni amministrative.
Tutela della spesa pubblica
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di oltre 198 controlli, che hanno portato alla denuncia di 25 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 31,6 milioni di euro.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati oltre 536, cui si aggiungono quasi 92 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO): 257 soggetti sono stati denunciati e oltre 36 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 5,9 milioni di euro. Le frodi scoperte in materia in spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 1,5 milioni.
I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti contributi indebitamente percepiti per 903 mila euro e fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi per 203 mila euro – e sono state denunciate 181 persone.
Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 9. Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari, in quanto interessate da condotte penalmente rilevanti, è stato di oltre 2,7 milioni.
Contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 55 interventi, che hanno portato alla denuncia di 119 persone, di cui 2 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 12,5 milioni ed ingenti sono le proposte di sequestro al vaglio dell’Autorità giudiziaria. Sono state analizzate 498 segnalazioni di operazioni sospette.
Sono stati poi eseguiti in ambito aeroportuale controlli volti a verificare, pur in un periodo in buona parte caratterizzato dalla drastica riduzione dei voli, il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, accertando movimenti di capitali in contante per oltre 778 mila euro e 31 violazioni.
In materia di reati fallimentari i beni sequestrati ammontano a circa 1 milione, su un totale di patrimoni distratti di oltre 90 milioni ed ingenti sono le proposte di sequestro al vaglio dell’Autorità giudiziaria.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 83 soggetti, con l’applicazione di provvedimenti di sequestro per 8,7 milioni. Ammonta, invece, a circa 29,2 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
Tali misure ablative corrispondono per la quasi totalità a sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia (per oltre 28 milioni di euro), conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. «pericolosità economico-finanziaria», ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc.
Ulteriori 751 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia. I relativi esiti hanno contribuito all’emissione da parte della locale Autorità di Governo, nel periodo considerato, di 7 «interdittive antimafia» ai sensi degli artt. 84, 89 bis e 91 del d.lgs n.159 del 2011.
Con particolare riferimento al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio veronese, i controlli e le indagini svolte hanno permesso di sequestrare 649,8 chilogrammi di stupefacenti (512 kg di cocaina, 12,6 kg di eroina, 125 kg tra hashish e marijuana e 0,2 kg di altre droghe) con la denuncia di 112 soggetti (di cui 51 tratti in arresto) e la segnalazione di 188 persone all’Autorità Prefettizia.
Sul versante della contraffazione e abusivismo commerciale sono stati eseguiti oltre 198 interventi e più di 58 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 678 mila articoli di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy o non sicuri nonché 113 tonnellate di pellet in violazioni al Codice del Consumo in quanto privi delle previste informazioni sulla composizione e sulla resa. Denunciati 41 soggetti.
L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di oltre 211 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale e di 5.400 dispositivi medici (piastre denominate “square wells plat” utilizzate per la ricerca del virus SARS-CoV-2); 12 i soggetti verbalizzati di cui 7 denunciati per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci e contraffazione.
Concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica
Il controllo del territorio è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario, che prevede l’integrazione tra le componenti territoriale, investigativa e speciale del Corpo.
La Guardia di Finanza, sulla base delle Direttive della locale Autorità Prefettizia, ha concorso, attraverso la componente specializzata Anti Terrorismo Pronto Impiego - AT-P.I. (i c.d. «Baschi Verdi»), al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, in occasione di eventi o situazioni che hanno interessato il territorio provinciale.
Nel periodo dell’emergenza sanitaria, i reparti del Comando Provinciale hanno contribuito con le altre Forze di Polizia, ad assicurare l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 12.798 controlli, all’esito dei quali 98 soggetti sono stati sanzionati e 2 denunciati.
Infine, il Corpo nell’ambito del servizio di pubblica utilità «117» ha impiegato, nella provincia scaligera, 2.064 pattuglie (tra componente territoriale e specializzati AT-P.I.) di cui 518 in orario notturno per un totale di 4.809 militari.