Caso Forti

Chico Forti arriva al carcere Montorio: "Spero un giorno di essere libero, sono innocente"

Le prime parole del 65enne sono state dedicate alla madre: "Non vedo l'ora di riabbracciarla"

Chico Forti arriva al carcere Montorio: "Spero un giorno di essere libero, sono innocente"
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Ieri mattina, 19 maggio 2024, Enrico Forti, 65enne trentino condannato all'ergastolo in Florida con l'accusa di omicidio, è arrivato al carcere di Montorio a Verona, dove continuerà a scontare la pena.

Dopo 24 anni, torna in Italia

L'aereo di Enrico (Chico) Forti è atterrato lo scorso sabato, 18 maggio, in tarda mattinata, nell'aeroporto militare di Pratica di Mare. Dopo 24 anni di carcere in Florida, il 65enne trentino torna a casa, grazie all'operato della diplomazia italiana, ma anche della collaborazione da parte del governo degli Stati Uniti e dello Stato della Florida.

Da sempre dichiaratosi innocente, Forti ha ringraziato il governo italiano e la Presidente Giorgia Meloni, che lo accolto a Pratica di Mare. Da lì, è stato portato nella casa circondariale di Rebibbia (Roma).

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accoglie Enrico Forti

Nella giornata di ieri, 19 maggio, dall'istituto romano è stato trasferito al carcere di Montorio a Verona (dove attualmente si trova anche Filippo Turetta). In realtà, doveva essere fin da subito assegnato al carcere veronese, ma la visita del Papa dello scorso sabato, ha portato al rinvio del trasferimento.

"Non vedo l'ora di riabbracciarla"

Le prime parole rilasciate da Chicco Forti sono state dedicate alla madre, 96enne che vive a Trento, che non vede il figlio dal 2008.

"Non vedo l'ora di riabbracciarla" afferma Forti, in un'intervista. "È la ragione per cui sono riuscito a tenere duro".

Immediata è stata, quindi, la richiesta dell'avvocato di Forti, Carlo Della Vedova, di portare avanti un'istanza per permettere al 65enne di rivedere la madre. L'incontro, a quanto annunciato, potrebbe avvenire già nei prossimi giorni.

Chi è Chico Forti?

Enrico Forti, classe 1959, originario di Trento, è stato un surfista e produttore televisivo. La sua carriera lo aveva portato a gareggiare in diverse competizioni, tra cui la Coppa del mondo di windsurf (1985), dove divenne il primo italiano a cimentarsi in tale competizione. Nel 1987, purtroppo, interruppe la sua carriera nel mondo dello sport.

Enrico Forti da giovane

A fine anni '80 dedice di dedicarsi alla produzione di documentari dedicati agli sport estremi, partecipando anche a diversi programmi televisivi, tra cui "Telemike", dove nel 1990 vinse il premio per trasferirsi negli USA.

L'accusa di omicidio

La carriera di Forti andò a rotoli il 15 febbraio del 1998, quando venne accusato di aver ucciso l'imprenditore australiano Dale Pike, il cui cadavere venne trovato su una spiaggia in Florida. L'imprenditore era il figlio di Anthony Pike, con cui Forti era in affari, per acquistare il "Pikes Hotel" a Ibiza.

Secondo quanto riportato, l'ipotesi che ha portato all'accusa dell'imprenditore trentino era che qualcuno avesse informato Dale che suo padre stesse per essere raggirato da Forti. Stando alla ricostruzione, Pike sarebbe arrivato negli USA il 14 febbraio, e avrebbe subito incontrato Enrico. Dall'aeroporto, sarebbero andati insieme in un ristorante, dove l'imprenditore italiano dirà di averlo lasciato intorno alle 19. Poche ore dopo, si sarebbe trovato il cadavere di Pike, constatando la morte tra le ore 20.00 e le 22.00, ucciso con due colpi di pistola calibro 22 alla nuca.

Nel 2000, poi, Chico Forti veniva arrestato per frode, circonvenzione d'incapace e concorso di omicidio, per poi essere condannato all'ergastolo, senza possibilità di condizionale, nel Dale Correctional Institution di Florida City (Miami).

Chico Forti

In merito alle accuse mosse, Enrico si è sempre dichiarato innocente, e di essere vittima di un errore giudiziario. Dalla carcerazione, ha iniziato una lunga battaglia per tornare in Italia. E in questi giorni, le sue richieste sono state esaudite.

L'amicizia con Bocelli

All'arrivo in Italia, tra le persone che Forti ha voluto ringraziare, c'erano anche il tenore Andrea Bocelli e la moglie Veronica Berti, che da sempre gli sono stati vicini, e in più occasioni si sono recati a Miami per visitarlo.

Andrea Bocelli e la moglie Veronica Berti, insieme a Enrico Forti

L'amicizia tra i tre nacque due anni fa in Florida, quando il tenore decise di visitare il carcere. Lì, il 65enne raccontò la sua storia, da cui si instaurò una forte empatia da parte del tenore e della moglie, da cui è poi scaturita una forte amicizia.

Andrea Bocelli e Veronica Berti insieme a Enrico Forti

Alla notizia dell'arrivo in Italia, e dopo aver ascoltato i ringraziamenti di Forti, in un'intervista al Tg1, l'artista e la moglie non hanno esitato a rispondere, con grande entusiasmo, mentre si trovano in Brasile per una tournée.

"Abbiamo pensato che i miracoli possono succedere", afferma il tenore toscano. "Io non penso di aver fatto nulla di straordinario. Forse il mio e quello di Veronica è stato soprattutto un appoggio umano. Il resto, naturalmente, era nelle mani delle istituzioni".

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