Chiuso il numero verde attivato per l’emergenza Covid, 35mila telefonate da marzo 2020
Nel 2021 il call center ha ricevuto 8.593 chiamate da gennaio a fine giugno.
Dalla possibilità di fare sport alle regole per spostarsi tra un Comune e l’altro, ma anche come partecipare a feste e cerimonie oppure come ottenere i buoni spesa e l'assistenza a domicilio. Fino alle più svariate domande sulla campagna vaccinale.
Chiuso il numero verde attivato per l’emergenza Covid
Sono solo alcune delle tipologie di richieste arrivate al numero verde comunale, il servizio attivato dal Comune all’inizio dell’emergenza Coronavirus e che da marzo dell’anno scorso ha dato risposta a ben 35.472 telefonate.
L’attività ha cessato a fine giugno, in virtù del miglioramento dei dati sui contagi e della presenza degli analoghi servizi offerti dalla Regione Veneto e dall’Ulss 9 Scaligera.
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus ad oggi, 35.472 è stato il numero delle chiamate ricevute, 26.879 quelle nel 2020, con le punte più alte registrate nei mesi di marzo (8.768), aprile (9.935) e maggio (4.810). Sospeso in funzione dei nuovi provvedimenti adottati a livello nazionale da giugno ad ottobre 2020, il servizio è stato riattivato dal mese di novembre. Nel 2021 il call center ha ricevuto 8.593 chiamate da gennaio a fine giugno.
Gli operatori, adeguatamente formati, hanno gestito fino all’istituzione della Zona Gialla, varie tipologie di richieste, legate soprattutto alla possibilità di spostamento e di partecipazione ad eventi che prevedevano assembramento: fare attività sportiva, presenziare a cerimonie religiose e raduni, organizzare feste, anche in casa. Oltre alle regole contenute nei decreti governativi, molte sono state anche le richieste di aiuto da parte di famiglie e anziani: dai buoni spesa alla consegna a domicilio dei pasti o delle medicine. Con l’inizio della campagna vaccinale, si è visto squillare il numero verde soprattutto per avere informazioni sull’organizzazione della distribuzione dei vaccini, argomento maggiormente trattato dagli operatori dopo il passaggio in Zona Gialla.
Come spiega l’assessore ai Servizi Demografici Stefano Bianchini:
“Il servizio messo a disposizione dal Comune si è dimostrato un importante supporto alla cittadinanza per i servizi già predisposti dal Comune, dalla Regione e dal’Ulss 9. Nei mesi del lockdown e con i continui cambiamenti di regole da parte dei decreti, avere una persona al telefono che ti spiega le novità è stato importante per moltissimi veronesi. Non tutti sono esperti nell'utilizzo della tecnologia e dei siti, poter risolvere un dubbio attraverso il telefono è ancora una metodologia apprezzata e per far sentire il Comune vicino alle persone. Uno sforzo ingente quello richiesto ai nostri uffici, che hanno affrontato la situazione con la professionalità che li contraddistingue”.
Soddisfatta anche l’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare che ha sottolineato:
“Questo Numero Verde è stato un grande aiuto per i nostri cittadini e le categorie più fragili, un vero e proprio punto di riferimento durante l’emergenza. Per i Servizi sociali è stato importante avere anche il canale del numero verde per raggiungere il maggior numero di popolazione, infatti l'emergenza sanitaria ha fatto emergere nuove povertà e nuovi bisogni fino ad un anno fa sconosciuti ai nostri uffici”.